Gb. Niente Scotland Yard per il ”supercop” Usa che prima spara e poi fa le domande

Il supercop Bill Pratton

LONDRA, GRAN BRETAGNA – L’idea era parsa suggestiva a molti, e in particolare al premier David Cameron, ma Scotland Yard dovra’ aspettare ancora prima di vedere un non britannico alla sua guida: anche se il nome in questione per il posto di nuovo capo della Metropolitan Police era quello del ”supercop” americano Bill Bratton, considerato il migliore dei migliori negli States, tanto che le sue tecmiche per combattere la malavita sono studiate anche a Harvard. Uno, si dice, che con i criminali prima spara e poi fa le domande.

Dopo aver ripulito New York dai criminali ai tempi del sindaco Rudy Giuliani con la strategia della ”tolleranza zero”, alla guida di una forza di 38 mila uomini, e dopo aver svolto un lavoro analogo a Los Angeles, Bratton era il candidato ideale del premier David Cameron per riorganizzare Scotland Yard, ferita dallo scandalo delle intercettazioni illegali del gruppo Murdoch, in seguito al quale si sono dimessi il capo della polizia Sir Paul Stephenson e il suo vice John Yates. L’idea, scrive il Daily Telegraph, ha incontrato tuttavia l’opposizione di Theresa May, il segretario di Stato per gli Affari Interni, che ha bloccato la possibilita’ dell’assunzione di Bratton.

”Ci sono troppo pochi candidati per i vertici e sono troppo simili”, aveva detto Cameron nel suo discorso ai Comuni dopo lo scoppio dello scandalo. ”Ma se qualcuno si e’ dimostrato un successo all’estero – aveva proseguito, senza citare direttamente il nome di Bratton – perche’ non invitarlo a fare lo stesso da noi?”. Il superpoliziotto è stato anche sondato in maniera informale da Downing Street, e aveva dichiarato che se gli fosse stata offerta l’opportunita’ di assumere questo incarico, per lui sarebbe stato ”un onore”. Secondo Bratton, la posizione di capo di Scotland Yard e’ ”uno dei piu’ significativi, complessi e importanti ruoli di dirigente di polizia nel mondo”.

Poi e’ arrivato lo stop. Theresa May, scrive il quotidiano, era tra l’altro ”a disagio” con l’idea di interrompere una secolare tradizione che vede solo cittadini britannici nella polizia. Qualsiasi mossa e’ stata quindi bloccata e nel bando per il posto di capo della Metropolitan Police si specifica che ”i candidati devono essere cittadini britannici”.

Peraltro per Bratton non sarebbe stata la prima volta a Londra. Il supercop statunitense aveva gia’ fatto da consulente al sindaco della capitale, Boris Johnson, e di lui si era parlato come possibile capo di Scotland Yard anche nel 2008 dopo le dimissioni di Ian Blair.

A sfavore di Bratton è possibile che abbiano giocato i metodi alquanto diversi con cui i cops negli States e i bobbies in Gran Bretagna se la vedono con i criminali. I poliziotti americani hanno tradizionalmente il grilletto facile e usano con grande frequenza il manganello, mentre quelli britannici (che fino a qualche anno fa giravano disarmati) hanno un approccio meno brutale.

La May si è schierata contro Bratton possibilmente anche per il famigerato ”insegnamento” di Bratton ai suoi poliziotti e poliziotte: ”Se avete in mano una pistola e siete davanti a un criminale anche lui armato, resterete in vita se riuscirete a sparare una frazione di secondo prima di lui”. Una sorta di Mezzogiorno di Fuoco che alla May dà i brividi.

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