La generazione del divorzio e le sue conseguenze

CHICAGO – Qualche anno fa, uno studio legale di Chicago specialista in diritto matrimoniale fece parlare di sé in tutto il mondo per la sua campagna pubblicitaria non convenzionale. Un pannello pubblicitario invitava infatti il passante al divorzio: «Life’s short, get a divorce!» Può darsi che lo studio legale cercasse, con questa idea di dubbio gusto, di «rimediare» ad uno dei trend della società americana: i diminuiti tassi di divorzio tra le coppie. Gli «anni d’oro» del divorzio (e degli studi legali) sono ormai dietro le spalle degli Stati Uniti.

Secondo i dati rilasciati dall’Ufficio del censimento americano, il 77% delle coppie che si sono sposate a partire dal 1990 hanno raggiunto oggi il loro decimo anniversario. Sono dei numeri in crescita. Nel paese americano, la percentuale dei divorzi ha raggiunto il suo picco negli anni 80, per raggiungere oggi il suo livello più basso dal 1970. Le cifre della statistica spesso citata, secondo la quale la metà dei matrimoni finiscono in divorzio, è stata vera solo negli anni 70.

La generazione dei baby-boomer cresciuta nel contesto della liberazione sessuale è stata la più propizia al divorzio, specie in un paese come gli Stati Uniti, dove a volte il divorzio è una banale formalità (in Nevada basta una settimana per divorziare). Ma, i figli di quei genitori divorziati stanno oggi invertendo quel trend. Come racconta Susan Gregory Thomas, in un suo libro di prossima uscita e in un editoriale sul Wall Street Journal, quella generazione, cresciuta nel profondo dolore della separazione, ha cercato in tutti i modi di non infliggere ai propri figli la sofferenza che essa stessa aveva dovuto subire. Secondo un studio, la generazione cresciuta negli anni 70 80 è stata una delle meno seguite ed educate della storia degli Stati Uniti. La metà di quei ragazzi provenivano da famiglie separate ed il 40% di questi erano bambini abbandonati. Il trauma psicologico costituito dalla separazione è stato quasi sempre vissuto come un evento fondatore da parte di quelli che l’hanno subito. E’ per questo che i figli della «generazione del divorzio» tentano ad ogni costo di non riprodurre lo schema dei loro genitori. Inoltre, tentano di assicurare la loro stabilità e quella della loro famiglia anche attraverso altri mezzi. La pratica della coabitazione pre-matrimoniale diventa sempre più un test per provare la compatibilità di una coppia. E anche quando malgrado ogni sforzo la coppia si separa, il divorzio consensuale diventa sempre più frequente, spesso con l’intenzione di evitare inutili sofferenze ai figli.

 

Gestione cookie