Germania, crisi anche per i morti: aumentano i 'funerali sociali'

Pubblicato il 16 Luglio 2011 - 09:00 OLTRE 6 MESI FA

BERLINO- E’ aumentato sensibilmente, negli ultimi anni, il numero delle famiglie tedesche che non possono permettersi la sepoltura dei propri cari. A causa della crisi economica e finanziaria internazionale, anche morire sembra essere diventata una ‘cosa da ricchi’.

Tra il 2006 e il 2009, ha scritto oggi il quotidiano Frankfurter Rundschau, e’ cresciuto il numero dei cosiddetti ”funerali sociali”, il cui costo e’ sostenuto dalle casse comunali. In tre anni, dal 2006 al 2009 la percentuale delle ”sepolture pubbliche” e’ aumentata del 38%. In termini assoluti il costo per le casse federali e’ salito da 41,3 a 52,8 milioni di euro.

Solo nel 2009, a livello nazionale, gli Uffici che si occupano del sostegno sociale dei meno abbienti sono dovuti intervenire in 19.106 casi in cui ne’ il defunto, ne’ la famiglia, erano in grado di pagare le spese per la sepoltura.

Il fenomeno dei ”funerali sociali” e’ relativamente recente: risale al 2004, quando l’allora governo rosso-verde dell’ex cancelliere Schroeder ha cancellato i rimborsi per le sepolture dal catalogo delle assicurazioni sanitarie obbligatorie. Da allora, in casi conclamati di bisogno, sono dovute intervenire direttamente le finanze pubbliche.

Ma come si definisce una sepoltura degna, quando e’ il contribuente a pagare? Le differenze sono notevoli, a seconda dello stato delle casse del comune responsabile. Generalmente un semplice funerale con sepoltura costa intorno ai 1200 euro, ha spiegato il segretario dell’Associazione federale delle pompe funebri tedesche Rolf Lichtner. Ma una sentenza del tribunale amministrativo dell’Assia ha stabilito che il rimborso per una sepoltura nell’area di Limburg-Weilburg, per esempio, non avrebbe dovuto superare gli 850 euro.

A Heilbronn, nella ben piu’ ricca regione del Baden-Wuerttemberg, il tetto massimo e’ fissato a 3500 euro, mentre a Berlino il rimborso medio e’ di 750 euro, tutto compreso. ”Certe cerimonie assomigliano piu’ a uno ‘smaltimento’, che a un funerale”, ha commentato Lichtner. Inoltre, visto che gli uffici devono saldare in anticipo, capita che i morti rimangano per settimane nei frigoriferi delle agenzie di pompe funebri incaricate, in attesa che si compiano i passaggi burocratici necessari.

L’aumento del fenomeno dei ”funerali sociali” e’ emerso grazie a un’interrogazione parlamentare del partito della sinistra radicale Die Linke, che ora chiede un aumento del rimborso e una cifra unica valida in tutto il Paese.