Gesù e le donne, due mila anni fa era più avanti di tutti noi: “ogni donna entrerà nel Regno dei Cieli”

Gesù e le donne, due mila anni fa era più avanti di tutti noi oggi. Più avanti certamente dei cupi vecchietti che governano la Chiesa di Roma. Negli anni e secoli successivi fu una continua rimonta da parte dei preti maschi.

Un po’ come deve essere accaduto agli estensori delle prime versioni della Bibbia. Nella Genesi troviamo prima scritto che Dio “creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò”. (Gen1,27).

P”oco oltre: “Il Signore Dio con la costola che aveva tolta all’uomo ne formò una donna e la condusse all’uomo. l’uomo disse: «Questa finalmente è ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Lei sarà chiamata donna perché è stata tratta dall’uomo»”. (Gen2,22).

La posizione di Gesù verso le donne è ben rappresentata nel Vangelo di Tommaso.

“Simon Pietro disse al Signore e i suoi discepoli: “Lasciate che Maria ci lasci, perché le donne sono inadatte alla vita eterna”.

Gesù rispose: “Aspetta, guiderò la sua anima, per farla diventare un vero uomo, in quel luogo che trascende le differenze tra i sessi, così diventerà uno spirito vivente. Per ogni donna che fa
lei stessa maschio in questo modo e supera tutte le differenze entrerà nel Regno dei Cieli”.

John P. Meier, il teologo cattolico autore di “Un Ebreo Marginale. Ripensare il Gesù storico” in 5 volumi, che piaceva tanto a Ratzinger, ricorda la attenzione e preoccupazione di Gesù per i poveri, gli oppressi e i marginalizzati (incluse le donne)”.

Non vanno dimenticati, sparsi per i Vangeli, i vari episodi che testimoniano l’atteggiamento rivoluzionario di Gesù verso le donne e non solo rispetto ai tempi in cui viveva (le adultere venivano lapidate). Da quando lo accusano di sedere a tavola con prostitute al gruppetto di donne che lo segue fin sul Golgota (mentre gli uomini si sono dileguati), al rapporto speciale con una di loro, la Maddalena.

 

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Sergio Carli