Oggi è la festa della Immacolata, dogma proclamato con quasi duemila anni di ritardo nel 1950 da Pio XII, nel frattempo usato da cristiani e musulmani per tutelare l’immagine di Gesù dai denigratori di altra fede.
I nemici dei primi cristiani sostenevano infatti che Maria fosse stata vittima di violenza ad opera di un centurione romano, tale Pantera.
Nella seconda metà del secolo scorso, invece, sono usciti libri che sostengono una piiù nobile teoria. Secondo scrittori anche cattolici, Gesù sarebbe figlio di Antipatro, figlio di Erode. Prima di essere ucciso dal padre, Antipatro avrebbe avuto tempo e modo di incontrare in carcere e ingravidare Maria, a sua volta di nobile discendenza sacerdotale, ancorché di obbedienza filo persiana, quindi opposta al filo romano Erode.
Questo spiegherebbe l’interesse dei Re Magi per il bambino appena nato, la strage degli innocenti, e anche perché il clan diede copertura alla giovanissima Maria, forse appena tredicenne, facendola sposare dal maturo Giuseppe.
Sarebbe altresì spiegato l’apparente insulto finale sulla croce con la scritta Inrj (Iesu Nazarenus Rex Judeorum) e la domanda di Pilato a Gesù, sei tu il re dei giudei, e la risposta, tu lo dici.
Cominciamo dal racconto del Vangelo di Luca, sublime di poesia.
“L’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: «Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te». A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all’angelo: «Come è possibile? Non conosco uomo». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell’Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterilenulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto». E l’angelo partì da lei. (Lc 1,26).
Dei libri che trasformano il racconto evangelico ricordiamo qui:
Io Gesù, di Robert Graves (Longanesi), originale in inglese
Jesus: An Historian’s Review of the Gospels, di Michael Grant (Macmillan, 1977)
Joseph Raymond è cresciuto in una devota famiglia cattolica romana a St. Louis, nel Missouri, USA e ha studiato nelle scuole cattoliche. Ha conseguito la laurea in due università di gesuiti.
La teoria i Joseph Raymond, spiega Amazon, è che Gesù era il nipote sia di Erode il Grande che dell’ultimo re asmoneo (Antigono). L’analisi parte da un dato del Vangelo, l’affermazione del Sinedrio di non avere l’autorità per giustiziarlo.
Perché il Sinedrio non giustiziò Gesù dopo averlo condannato per blasfemia? Lo stesso organismo legale giustiziò Stefano e Giacomo fratello di Gesù per lo stesso crimine. Durante l’epoca romana, il Sinedrio non aveva l’autorità per giustiziare solo una classe di ebrei: i cittadini romani.
Tutti i discendenti di Erode erano cittadini romani. Due elementi di prova per la teoria sono l’elenco degli antenati trovato in Luca, cap. 3 (sembra contenere i nomi dei re asmonei) e la negazione di Gesù di essere figlio di Davide. Vedi Matteo 22:41-45, Marco 12:35-37 e Luca 20:41-44.