“Ci vuole un dittatore, fate Matteo Renzi”. Taxista spiega a Cesare Lanza perché

di Cesare Lanza
Pubblicato il 6 Marzo 2014 - 07:24 OLTRE 6 MESI FA
"Ci vuole un dittatore, fate Matteo Renzi". Taxista spiega a Cesare Lanza perché

Cesare Lanza. Un taxista di Roma gli ha spiegato perché Matteo Renzi dovrebbe diventare dittatore

Cresce la tentazione totalitaria.

Cito da Jean-Francois Revel, “La tentazione totalitaria”, pubblicato nel 1976.

“Noi desideriamo essere governati in modo totalitario? Questa ipotesi spiegherebbe molti comportamenti e tanti discorsi e silenzi. Nei paesi non comunisti quella che io chiamerò provvisoriamente “la sinistra” ingigantisce con le sue critiche tutti i difetti delle società liberali a tal punto da presentarle come la maschera di una realtà sostanzialmente totalitaria, e minimizza i difetti delle società totalitarie fino al punto da farle sembrare liberali, almeno nella sostanza. Il presupposto è che le società totalitarie siano per natura buone, benché per il momento non rispettino i diritti dell’uomo, e che quelle liberali siano per natura cattive, benchè gli uomini conducano una vita meno infelice e più libera”

Nel tempo necessario per andare, a Roma, dal quartiere Vescovio a Prati, un tassista intelligente e loquace, un romanaccio arguto nella tradizione di Pascarella e Trilussa, mi ha illustrato la sua analisi dell’attualità politica italiana.

“Dottò, qui ci vorrebbe un dittatore. Renzi andrebbe benissimo. È giovane, è vergine e non ha fatto cazzate finora, è pieno di bbone intenzioni… Ma non riuscirà a fà gnente, senza ‘na bella dittatura. Qualsiasi cosa c’ha in mente de fa’, glielo impediranno in Parlamento, i burocrati, i mangiapane a sbafo, i ladri, i corrotti e tutti quelli, voi dottò li chiameresti i poteri forti, che non vogliono che gnente cambi! Me sò spiegato, dottò? O forse nun mi sono capito?” “Sì. Lei vorrebbe un dittatore bravo e onesto…”

“Manco pe’ gnente, dottò. Li dittatori bravi e onesti nun esistono. Vorrei ‘na dittatura temporanea, tanto per rimette le cose a posto. E mentre lasciamo campo libero a Renzi o a quarcun altro che fa piazza pulita, dobbiamo subito pensà ad allevacce un bravo giovane democratico, me spiego?, che poi ci liberi dar dittatore. Perchè li dittatori prima o poi se montano le teste, e a noi l’olio de ricino e le manganellate dopo un pò’ ce stufeno.”