Le bambine dicono addio a Barbie e Cicciobello. Ora vanno i videogames

ROMA – Barbie e cicciobello addio: alle bambine moderne piacciono i videogames. Lo storico sorpasso è stato rilevato da uno studio della società energetica E.On che ha coinvolto duemila bambini. I giochi elettronici hanno strappato il primo posto alla tanto amata vecchia bambola che nel cuore delle bambine è scivolata addirittura al terzo posto. Ma attenzione, la bambola non va in pensione anzi, secondo alcuni, non ci andrà mai.

E’ cambiato il modo di giocare e con esso il mercato dei giochi. Le bimbe del terzo millennio non sono più quelle di una volta me le differenze di genere sono meno evidenti nei passatempi ludici. Come dire che le donne cominciano fin da piccole ad emanciparsi. MA anche i ragazzini mostrano sostanziali mutamenti nelle proprie abitudini di gioco: iPod, Playstation e Xbox sono ormai l’oggetto dei loro desideri, molto più dei vecchi Lego. E questo si sa, è il segno dei tempi ma le costruzioni resistono nel tempo e uno zoccolo duro costituito dal 18% continua a ritenerli il giocattolo preferito.

Nella rivoluzione culturale che sta prendendo piede, quelli che soffrono di più sono i giochi da tavola, relegati ormai nelle ludoteche e nei pub, per nostalgici trentenni. Ma tra i bimbi solo il 3 percento li preferisce.

Ad ogni modo, la bambola non va in soffitta, resterà solo qualche giorno in più sugli scaffali a prendere polvere. Adrian Voce, pubblicitario del settore ludico ed ex direttore di Play England, sostiene: “E’ un giocattolo capace di giocare molti ruoli e risponde all’esigenza infantile di mettere in scena il mondo dei grandi”. Un sedici per cento delle bimbe non smette di nominarle come giocattolo del cuore, così come i bambini scelgono i Lego (e simili), perché soddisfano quella voglia di costruire e demolire tipica soprattutto del genere maschile. Alla fine gli studiosi definiscono positiva questa crescente affezione dei piccini nei confronti dei giocattoli tecnologici, anche perché sono un’ottima palestra verso un mondo che parla sempre più il linguaggio tecnologico e dei computer!.

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