ROMA – “Nella formazione del nuovo Governo i temi sociali e del lavoro dovranno essere messi al centro di una nuova agenda di lavoro. Occasione fondamentale, per dare risposte concrete e visibili, è data in tal senso dal completamento, quanto mai urgente, della riforma del terzo settore, che però abbiamo visto assente nei punti programmatici del nuovo esecutivo”. Queste le considerazioni del Presidente AGCI Brenno Begani.
“Il terzo settore incide sul Pil per il 7% – continua Begani – e le cooperative giocano un ruolo decisivo con 1,2 milioni di addetti ai lavori. Come Associazione Generale delle Cooperative auspichiamo che si proceda al più presto all’attuazione del registro unico nazionale del terzo settore, all’ottenimento dell’autorizzazione europea sulle misure fiscali e alla definitiva e tempestiva produzione dei decreti mancanti. A questo si aggiunga anche l’esigenza di valorizzare la parte di riforma che riguarda l’imprenditoria sociale affinché questo modello possa diventare uno strumento importante per il sostegno all’economia del Paese con una chiave etica e mutualistica da sempre tratto distintivo del mondo cooperativo”.
“E’ quindi altresì importante – conclude Begani, presidente dell’Associazione Generale Cooperative Italiane – costruire un quadro legislativo stabile che possa fungere da pilastro per il futuro; per questo chiediamo che l’imminente governo assegni una distintiva delega su welfare terzo settore al Ministero del Lavoro al fine di evitare un rallentamento che sarebbe fatale per il terzo settore italiano e che in quest’ottica vengano scelte figure autorevoli nel mondo del non profit capaci di conciliare azione politica e conoscenza tecnica”.