Nella prima settimana di ottobre 2024, il Covid ha causato 100 decessi, con un aumento rispetto agli 85 registrati nell’ultima settimana di settembre. Tra giovedì 3 e venerdì 9 ottobre, sono stati segnalati 11.887 nuovi casi di infezione, in calo del 9% rispetto alla settimana precedente. Tuttavia, il numero di morti ha subito un preoccupante incremento, nonostante una diminuzione dell’indice di trasmissibilità, passato da 1,20 a 0,93.
Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità, i ricoveri in area medica sono stabili, con il 3,5% dei posti letto occupati (2.149 pazienti), così come in terapia intensiva, dove l’occupazione è rimasta all’0,8% (71 pazienti).
Il virologo Fabrizio Pregliasco ha commentato questi dati in un’intervista ad Adnkronos Salute, sottolineando la necessità di cautela: “L’andamento del Covid è tipicamente ondulante”. Pregliasco ha messo in evidenza come il numero reale di contagi potrebbe essere sottostimato, poiché molte persone non eseguono più test o non ne registrano l’esito. Di conseguenza, ritiene che l’attenzione debba essere focalizzata sui dati più concreti, come i ricoveri e i decessi, piuttosto che sui soli nuovi casi registrati. “In questa fase, la percezione è che il Covid sia in crescita”, ha aggiunto.
I sintomi della nuova variante Xec del Covid attualmente sono molto simili a quelli del raffreddore comune: naso chiuso, affaticamento, mal di gola, mal di testa e starnuti. Alcuni pazienti presentano anche tosse persistente, dolori muscolari, febbre e nausea. La perdita di olfatto e gusto, che in passato era un segno distintivo dell’infezione, è ora meno comune. Tuttavia, la difficoltà respiratoria rimane un sintomo da monitorare attentamente, in quanto potrebbe indicare un decorso più grave della malattia.
Il periodo di incubazione del virus oggi varia mediamente tra 2 e 14 giorni, con una media di 5 giorni. Le varianti del virus, come Omicron, hanno ridotto il tempo di incubazione rispetto alle precedenti: Omicron ha un’incubazione media di 3,42 giorni, contro i 5 giorni della variante Alpha. La maggior parte delle persone guarisce da infezioni lievi entro 2-5 giorni, anche se alcuni casi possono richiedere tempi più lunghi per il recupero completo.
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