Nel cuore della Toscana, circondato dai suggestivi paesaggi della Val d’Elsa, c’è un piccolo gioiello medievale dove ogni pietra racconta storie antiche. Questo borgo, incastonato tra dolci colline e boschi, conserva un fascino senza tempo che invita i visitatori a perdersi tra le sue stradine acciottolate e i suoi angoli nascosti. Celebre per essere il luogo in cui ha vissuto Giovanni Boccaccio, uno dei più grandi autori della letteratura italiana, questo borgo è anche rinomato per la sua cipolla rossa, un ingrediente simbolo della sua tradizione gastronomica. Chi cerca un viaggio autunnale all’insegna della cultura, della storia e dei sapori toscani troverà in questa piccola gemma una meta perfetta.
Stiamo parlando di Certaldo, una delle tante meraviglie toscane che ha saputo conservare la propria identità attraverso i secoli. L‘antico borgo di Certaldo Alto, che domina il paesaggio dall’alto di una collina, è un intreccio di vicoli e palazzi in mattoni che emanano un’atmosfera unica, capace di trasportare i visitatori indietro nel tempo.
La sua origine etimologica sembra derivare dal latino cerrus altus, che significa “altura ricoperta di cerri,” un chiaro riferimento alle querce che circondano la zona e che ne definiscono l’aspetto naturale. Passeggiando per il centro storico, i visitatori possono ammirare edifici di origine medievale, conservati con cura e protetti per tramandare l’identità culturale del luogo. Il punto d’ingresso al borgo è la Porta al Sole, uno dei principali accessi che introduce a un dedalo di vie che profumano di antichità e che risuonano delle voci di epoche passate.
Certaldo è celebre soprattutto per aver ospitato uno dei più grandi scrittori italiani del Trecento, Giovanni Boccaccio. Anche se la sua nascita avvenne probabilmente a Firenze, Boccaccio trascorse gran parte della sua vita a Certaldo, dove morì nel 1375. Per il borgo, il poeta rappresenta una figura centrale: la sua presenza sembra rivivere in ogni angolo, ricordando ai visitatori il contributo di questo scrittore alla cultura italiana.
Boccaccio non solo visse a Certaldo, ma fu anche fortemente legato a questo borgo, tanto da essere noto con il soprannome “il Certaldese”. La sua dimora è oggi la Casa di Boccaccio, che ospita il museo a lui dedicato. In questo luogo, attraverso un percorso espositivo che include manoscritti, opere e riproduzioni, è possibile ripercorrere le tappe della sua carriera e approfondire l’impatto che il Decameron ha avuto sulla cultura letteraria.
La Casa di Boccaccio, danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente restaurata, è un simbolo del borgo. L’edificio conserva un fascino unico: dalla torre si può godere di una vista mozzafiato sulla Val d’Elsa, mentre al suo interno si può ammirare una preziosa biblioteca specializzata, con opere legate alla figura del poeta e alla letteratura italiana medievale. La casa offre uno spaccato della vita dell’epoca e trasporta i visitatori nell’intimità del grande autore.
Non lontano dalla Casa di Boccaccio si trova il Palazzo Pretorio, una struttura imponente che è il fulcro storico e architettonico di Certaldo. Questo edificio, un tempo sede del podestà, conserva ancora oggi la sua struttura medievale e ospita opere d’arte sacra e affreschi, nonché il Museo Civico. Passeggiare nei suoi corridoi e ammirare le stanze affrescate significa immergersi nella storia del borgo, tra stemmi e simboli delle famiglie nobiliari che qui esercitavano il potere.
Certaldo non è famoso solo per la sua storia, ma anche per la sua cucina tradizionale. Un ingrediente speciale rende omaggio alla cucina locale: la cipolla rossa di Certaldo, un prodotto che si è guadagnato anche un posto nello stemma comunale. Questo ortaggio, dal sapore dolce e intenso, è alla base di molti piatti tipici del borgo, tra cui spicca la zuppa carabaccia, una zuppa di cipolle che, secondo la tradizione, venne introdotta alla corte di Francia da Caterina de’ Medici e divenne poi la famosa soupe à l’oignon.
Passeggiando per il borgo, è impossibile non essere tentati di assaporare i piatti locali a base di cipolla, proposti nei ristoranti e trattorie che costellano le vie di Certaldo. La cipolla è talmente radicata nella cultura locale che ogni anno, a settembre, viene celebrata con una sagra dedicata, dove i visitatori possono gustare specialità e scoprire la tradizione agricola che rende unico questo prodotto.
Certaldo è un borgo che invita a rallentare i ritmi e a godere della serenità che solo i piccoli centri storici possono offrire. Le sue stradine, che salgono e scendono lungo la collina, portano alla scoperta di angoli nascosti e panorami che lasciano senza fiato. Uno dei percorsi più suggestivi è quello di via Boccaccio, la strada principale che attraversa il borgo e collega i principali punti di interesse.
Per gli appassionati di storia e tradizioni, oltre al Museo Casa Boccaccio e al Palazzo Pretorio, merita una visita il Museo del Chiodo, un luogo che raccoglie antichi attrezzi e strumenti utilizzati per la lavorazione del legno. Questo piccolo museo rappresenta una testimonianza della vita artigianale del borgo e offre uno spaccato della cultura e del lavoro di un tempo.
Uno degli elementi più affascinanti di Certaldo è il paesaggio circostante. Le colline della Val d’Elsa, con i loro vigneti e oliveti, fanno da cornice al borgo e offrono un panorama di rara bellezza. In autunno, quando la campagna si colora di sfumature dorate, Certaldo diventa un luogo magico, ideale per passeggiate a piedi o escursioni in bicicletta lungo i sentieri che si snodano tra le colline.
Chi cerca un’esperienza completa può dedicarsi alle degustazioni di vini locali e oli extravergini, prodotti simbolo di questa terra. Molte aziende agricole nei dintorni di Certaldo aprono le loro porte ai visitatori, offrendo assaggi dei prodotti tipici e la possibilità di scoprire i segreti della tradizione enogastronomica toscana.