Il “miracolo” della suora non fa Wojtyla santo

I dubbi si sono insinuati dalla Polonia: la guarigione prodigiosa di una suora francese malata di Parkinson, attribuita all’intercessione di Giovanni Paolo II, è stata – si è chiesto un giornale di Varsavia – un vero prodigio? Gli interrogativi sono rimbalzati a Roma e si sono amplificati: la Congregazione per le Cause dei Santi – ha sussurrato qualcuno – avrebbe già chiesto al postulatore del processo di Karol Wojtyla, Slawomir Oder, di cambiare miracolo e ora tutto ricomincia.

Il popolo del “santo subito” è entrato subito in fibrillazione sui vari blog specializzati, di fronte alla prospettiva di nuovi rinvii; anche se, per la verità, nessuna fonte ufficiale della Santa Sede ha mai indicato una data precisa. Insomma, tutti gli ingredienti per un nuovo polverone di illazioni, di dubbi, congetture erano pronti per essere innescati. Ma una fonte autorizzata vaticana ha smontato sul nascere il nuovo “giallo”: in realtà l’esame del miracolo, quello di suor Marie Simon-Pierre, è solo agli inizi; ad analizzarlo hanno cominciato i periti, i quali dovranno riferire la loro opinione alla commissione medica; poi questa, dopo Pasqua, dovrà pronunciarsi e inviare il proprio parere ai teologi e infine ai cardinali. Insomma, come si dice in Vaticano, il miracolo è “sub judicé ed è assolutamente prematuro, oltre che falso, parlare di una sua bocciatura o di una sua approvazione.

Il nuovo corto-circuito mediatico indica in ogni caso le grandi pressioni e aspettative che accompagnano il cammino di Giovanni Paolo II verso gli onori degli altari. C’è chi vorrebbe accelerare a tutti i costi i tempi e già indica con certezza la data della beatificazione per l’ottobre o, al massimo, il novembre 2010, e c’è chi vorrebbe procedere con calma e prudenza, dopo l’avvio rapido del processo, grazie alla decisione di papa Ratzinger di derogare dai cinque anni canonici di attesa dopo la morte del candidato beato.

A dar fuoco alle polveri, ci ha pensato il quotidiano polacco “Rzeczpospolita”: secondo il giornale, la suora francese miracolata, Marie Simon-Pierre, potrebbe aver sofferto non del Parkinson, che è incurabile, ma di una malattia del sistema nervoso analoga, che invece sarebbe guaribile. Il quotidiano ha citato il parere di Grzegorz Opala, un neurologo polacco, secondo il quale in certi tipi di malattie simili al Parkinson, provocati da traumi, avvelenamenti o farmaci, i sintomi della malattia scompaiono interrompendo la somministrazione dei medicinali.

Dubbi legittimi, ma che devono ancora essere analizzati dai periti e dai medici: impossibile dunque che a mons. Oder sia già stato dato l’ordine di cambiare miracolo. Su tutta la vicenda, la Congregazione per le Cause dei Santi ha mantenuto comunque un riserbo assoluto, anche perché l’attuale analisi del miracolo è “sotto segreto” istruttorio. Inutile cercare commenti dal postulatore o da altri esperti.

Anche il prefetto del Dicastero, monsignor Angelo Amato, ha stoppato con un secco “no comment” le domande dei giornalisti sull’argomento, durante un convegno a Roma dedicato al celibato sacerdotale.

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