La Smemoranda, il diario scolastico più famoso d’Italia, sta tornando in commercio, pronta a riconquistare il suo posto negli zaini dei giovani studenti. Dopo il fallimento dell’azienda che ne deteneva il marchio, due imprenditori, Lucio Santoro e Valerio Benini, hanno deciso di rilanciare questa icona generazionale. La Smemoranda, conosciuta affettuosamente come “Smemo”, è stata una compagna fedele per molte generazioni di studenti. Non solo un’agenda per annotare i compiti, ma anche un rifugio per pensieri, emozioni e segreti. Nata a Milano nel 1978, in pochi anni è diventata un cult, ospitando tra le sue pagine voci di artisti, cantanti e personaggi di spicco, trasformandosi in un fenomeno pop e un punto di riferimento per gli studenti.
Ora, la Smemoranda si è trasferita da Milano a Piacenza, trovando la sua nuova casa presso le aziende Faboss e Santoro srl. Dopo il fallimento dell’azienda originale, culminato nel 2023 a causa delle difficoltà economiche legate alla pandemia e alla crisi delle cartolerie, il marchio è stato messo all’asta. Sembrava la fine, ma invece è rinata come una fenice grazie all’acquisizione da parte di Santoro e Benini.
Il 19 giugno, Valerio Benini ha ufficialmente acquistato il marchio, affidando la ristampa a un’azienda milanese. La nuova Smemoranda manterrà le caratteristiche che l’hanno resa celebre, inclusa la certificazione FSC (Forest Stewardship Council) per garantire l’uso di carta riciclata e sostenibile. Oltre alla tradizionale versione “sedici mesi”, sarà disponibile una versione “dodici mesi” a partire dall’autunno.
Il rilancio della Smemoranda vedrà anche la collaborazione di vari artisti e personaggi pubblici come Bebe Vio, Angelina Mango, il mago Forrest, Roberto Saviano, e molti altri. Tra le pagine farà capolino anche Gorjuss, il celebre personaggio disegnato da Suzanne Walcott, illustratrice di Glasgow, un trademark dell’azienda Santoro.
In un’epoca dominata da dispositivi elettronici, la Smemoranda si propone di riaccendere l’amore per la scrittura su carta. Benini sottolinea: “Indipendentemente dal periodo o dalla moda del momento, crediamo che scrivere sia un buon allenamento per la mente e affini le tecniche di apprendimento.”