Non ne puoi più di spendere un patrimonio ogni volta che compri i biglietti aerei? Allora è arrivato il momento di provare questo trucco.
Erano altri tempi, quelli in cui bastavano 20 o 30 euro per un volo verso le capitali europee. Da allora però molto è cambiato. La pandemia da Covid-19 ha colpito duramente il settore turistico, rendendo impossibile muoversi anche solo di pochi chilometri, figuriamoci tra Stati.
Ma ora che possiamo tornare a viaggiare, è l’inflazione a dettar legge: il costo della vita rende un lusso non solo viaggiare, ma persino fare la spesa settimanale riempiendo il carrello della spesa con prodotti sottocosto. Tuttavia, c’è un trucco poco conosciuto, ma geniale e controverso, per volare spendendo pochissimo.
Alla base dello skiplagging c’è un meccanismo tanto semplice quanto ingegnoso. Chi lo pratica acquista biglietti per voli con scalo che spesso costano meno rispetto ai voli diretti. La meta finale però non sarà quella indicata sul biglietto, piuttosto l’aeroporto dello scalo. Giusto per rendere l’ide: si prenota un volo dalla città A alla città C con scalo nella città B, ma ci si ferma direttamente a B, la vera destinazione del viaggio.
Questa tecnica sfrutta le strategie tariffarie delle compagnie aeree che talvolta offrono voli con scalo a prezzi più bassi per competere con i voli diretti. Perché funzioni, però, è necessario viaggiare solo con il bagaglio a mano: le valigie da stiva, infatti, proseguirebbero automaticamente verso la destinazione finale. Inoltre, chi utilizza lo skiplagging preferisce acquistare biglietti di sola andata, dato che la pratica spesso comporta l’annullamento del biglietto di ritorno.
Lo skiplagging è emerso grazie alla creatività di viaggiatori sparsi per il mondo, tuttavia nonostante lo skiplagging non sia illegale, è bene chiare però come molte compagnie aeree lo considerino una pratica scorretta, proprio perché altera e non poco il loro modello tariffario. Ecco perché alcune compagnie, soprattutto negli Stati Uniti, hanno iniziato a vietarlo esplicitamente nei termini di servizio, prevedendo sanzioni pesanti per chi lo utilizza.
Ma non finisce qui. Questa strategia infatti può causare ritardi e disagi per altri passeggeri, sollevando non poche questioni etiche rispetto a questa pratica. Insomma, nonostante i vantaggi economici, lo skiplagging resta un terreno minato: è certamente una scorciatoia che consente di risparmiare, ma a costo di aggirare le regole e di affrontare potenziali rischi.
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