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Influenza, l’elenco dei vaccini autorizzati, chi deve farli e quando

Con l’arrivo della stagione fredda l’influenza stagionale si ripresenta come una minaccia per la salute pubblica, specialmente per le categorie più fragili. Per proteggere la popolazione, l’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) ha autorizzato una serie di vaccini per l’immunizzazione contro l’influenza. Questi vaccini, aggiornati annualmente secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), sono studiati per offrire una protezione efficace contro i ceppi virali che si prevede circoleranno nella stagione influenzale 2024-2025.

I vaccini approvati per l’Italia provengono da vari produttori e sono stati riconosciuti tramite due diverse procedure: quella di mutuo riconoscimento e decentrata, condotta dall’Aifa, e quella centralizzata, coordinata dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA). Inoltre, il Ministero della Salute ha sottolineato l’importanza di iniziare le campagne vaccinali regionali già a partire da ottobre, in modo da garantire una copertura adeguata prima del picco della stagione influenzale.

Ceppi virali aggiornati secondo l’Oms

Ogni anno, l’Oms fornisce indicazioni precise su quali ceppi virali devono essere inclusi nei vaccini per la stagione influenzale successiva. Queste raccomandazioni si basano su un’attenta analisi delle varianti virali circolanti durante la precedente stagione invernale, con l’obiettivo di garantire che i vaccini contengano i ceppi più recenti e rilevanti. Questa costante attività di monitoraggio e aggiornamento è essenziale per mantenere i vaccini efficaci contro l’influenza, un virus che muta rapidamente.

Per la stagione 2024-2025, sono stati selezionati specifici ceppi virali che coprono sia il virus influenzale di tipo A che quello di tipo B. Grazie a queste raccomandazioni, i vaccini sono in grado di offrire una protezione mirata contro le forme più comuni e potenzialmente pericolose di influenza.

Vaccini antinfluenzali autorizzati dall’Aifa per la stagione 2024-2025

L’Aifa ha autorizzato otto vaccini antinfluenzali per la campagna vaccinale 2024-2025, tutti aggiornati secondo le ultime raccomandazioni dell’Oms. I vaccini sono destinati a diverse fasce d’età e categorie di rischio, offrendo una copertura completa per la popolazione.

1. Efluelda Tetra (Sanofi Pasteur): Un vaccino a quattro ceppi, indicato specificamente per gli adulti dai 60 anni in su. La sua composizione è pensata per offrire una protezione adeguata alle persone più anziane, che sono più vulnerabili alle complicanze dell’influenza. Questo vaccino viene somministrato tramite iniezione e mira a stimolare una risposta immunitaria forte anche nei soggetti con un sistema immunitario meno reattivo.

2. Fluarix Tetra (GlaxoSmithKline biologicals S.a.): Destinato a bambini e adulti a partire dai 6 mesi di età, è un vaccino a quattro ceppi che può essere somministrato a un’ampia fascia di popolazione. Anche questo vaccino viene somministrato per via iniettiva e offre una protezione completa contro l’influenza stagionale.

3 e 4. Influvac S e Influvac S Tetra (Viatris Healthcare Limited): Questi vaccini, disponibili in due versioni, sono indicati sia per gli adulti che per i bambini a partire dai 6 mesi. Sono progettati per offrire una protezione robusta contro l’influenza, contribuendo a ridurre il rischio di complicanze gravi nei soggetti più vulnerabili.

5. Vaxigrip Tetra (Sanofi Pasteur Europe): Questo vaccino è approvato per l’immunizzazione di adulti e bambini dai 6 mesi in su. È particolarmente raccomandato per le donne in gravidanza, in quanto protegge sia la madre che il neonato nei primi mesi di vita attraverso la cosiddetta protezione passiva.

Tra i vaccini autorizzati con la procedura centralizzata coordinata dall’EMA troviamo:

6. Fluad Tetra (Seqirus Netherlands B.V.): Un vaccino adiuvato, specificamente progettato per le persone dai 50 anni in su. L’adiuvante aiuta a potenziare la risposta immunitaria, rendendo questo vaccino particolarmente adatto per gli adulti più anziani, che possono avere una risposta immunitaria meno efficace.

7. Flucelvax Tetra (Seqirus Netherlands B.V.): Un altro vaccino a quattro ceppi, somministrabile a partire dai 24 mesi di età. Questo vaccino è prodotto utilizzando colture cellulari, una tecnologia che permette una produzione più rapida e potenzialmente più adattabile in caso di cambiamenti nei ceppi virali.

8. Fluenz (AstraZeneca AB): Un vaccino somministrato tramite spray nasale, specificamente indicato per bambini e adolescenti di età compresa tra i 24 mesi e i 18 anni. La somministrazione nasale rende questo vaccino una scelta preferibile per chi teme le iniezioni, pur garantendo un’adeguata protezione contro i ceppi influenzali.

un vaccino contro l'influenza
Vaccini antinfluenzali autorizzati dall’Aifa per la stagione 2024-2025 (blitzquotidiano.it)

Chi deve fare il vaccino antinfluenzale: categorie prioritarie

L’influenza stagionale può essere particolarmente pericolosa per determinate categorie di persone, motivo per cui il Ministero della Salute e l’Aifa raccomandano la vaccinazione a specifici gruppi ad alto rischio. La vaccinazione è offerta attivamente e gratuitamente a:

  • Persone di età pari o superiore ai 60 anni: questo gruppo è considerato uno dei più vulnerabili, in quanto il rischio di complicanze legate all’influenza, come polmoniti o altre infezioni, è significativamente maggiore.
  • Donne in gravidanza e nel periodo post-partum: la vaccinazione antinfluenzale durante la gravidanza non solo protegge la madre, ma estende anche una protezione al neonato nei primi mesi di vita, quando il suo sistema immunitario è ancora in via di sviluppo.
  • Bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni: i bambini piccoli, in particolare quelli sotto i 6 anni, sono più esposti all’influenza e possono diffonderla facilmente. La vaccinazione riduce non solo il rischio di complicanze, ma anche la trasmissione del virus a familiari e altre persone vulnerabili.
  • Soggetti con malattie croniche: persone con patologie come il diabete, malattie cardiache, respiratorie o immunosoppressive sono a maggior rischio di sviluppare forme gravi di influenza. La vaccinazione è fondamentale per prevenire complicanze gravi in questo gruppo.
  • Ospiti di strutture di lungodegenza: le persone ricoverate in case di cura o strutture sanitarie di lunga degenza sono particolarmente vulnerabili alle infezioni influenzali, che possono diffondersi rapidamente in ambienti chiusi. La vaccinazione è quindi fortemente raccomandata.
  • Operatori sanitari e socio-assistenziali: medici, infermieri e tutto il personale sanitario sono esposti quotidianamente a pazienti influenzati e possono trasmettere il virus ad altri pazienti fragili. Per questo motivo, la vaccinazione è fortemente consigliata per tutto il personale sanitario.
  • Forze dell’ordine e vigili del fuoco: questi professionisti svolgono un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza e, spesso, sono a contatto con il pubblico. Vaccinarsi aiuta a prevenire la diffusione del virus e a garantire che possano continuare a svolgere i loro compiti durante la stagione influenzale.

È importante sottolineare che non tutti i vaccini autorizzati dall’Aifa sono necessariamente disponibili in tutte le regioni italiane. Ogni regione, infatti, conduce gare annuali per la fornitura di vaccini, scegliendo tra i prodotti disponibili sul mercato quelli che verranno utilizzati durante le campagne vaccinali locali. Questo sistema garantisce che ogni regione possa acquistare i vaccini necessari per coprire la popolazione locale, ma può comportare differenze nella disponibilità dei vari tipi di vaccino da regione a regione.

Quando fare il vaccino: l’importanza della tempistica

Il Ministero della Salute raccomanda di iniziare la vaccinazione antinfluenzale a partire dai primi di ottobre, in modo da garantire che la popolazione sia adeguatamente protetta prima del picco dell’influenza, che solitamente si verifica tra dicembre e gennaio. È importante ricordare che la protezione del vaccino non è immediata: il sistema immunitario impiega circa due settimane per sviluppare una risposta efficace contro i ceppi virali contenuti nel vaccino. Per questo motivo, vaccinarsi all’inizio dell’autunno è essenziale per assicurarsi una protezione ottimale durante i mesi invernali.

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