Cresce la corsa e la competizione per i programmi di intelligenza artificiale conversazionale. Dopo i progetti di Google e Meta di far parlare gli utenti con personaggi famosi, l’azienda di Mark Zuckerberg inizierà a testare negli Stati Uniti su Instagram la funzione AI Studio, che consentirà ai creatori di contenuti di realizzare versioni chatbot di se stessi per parlare con i propri follower.
Per il momento, questi personaggi frutto dell’intelligenza artificiale saranno generati dai creatori di contenuti più famosi, appariranno principalmente nella messaggistica per rispondere alle domande dei loro follower e saranno chiaramente etichettati come IA, ha specificato Zuckerberg.
L’annuncio è arrivato nelle stesse ore in cui la startup Character.AI ha spiegato che offrirà agli utenti la possibilità di parlare con avatar durante una chiamata. La corsa ad accaparrarsi l’attenzione degli utenti con avatar o dialoghi con persone famose, non è però priva di ostacoli.
OpenAI, la casa madre di ChatGpt, ha dichiarato nei giorni scorsi che ritarderà il lancio delle funzionalità vocali per il suo chatbot perché è necessario più tempo per i test di sicurezza. L’azienda ha mostrato per la prima volta gli strumenti il mese scorso suscitando da una parte interesse per le potenzialità, dall’altra scatenando la minaccia di una causa da parte dell’attrice Scarlett Johansson. Secondo la Johansson l’azienda ha copiato la sua voce per uno dei suoi personaggi di intelligenza artificiale.
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