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Intermediazione creditizia: cresce il numero di occupati

In questo momento così delicato, in cui in tanti hanno bisogno di un prestito o di un finanziamento, Blitz Quotidiano ha attivato una rubrica quindicinale con OAM – Organismo Agenti e Mediatori per dispensare consigli ai propri lettori ed aiutarli ad evitare di incorrere in rischi e pericoli legati al mondo del credito come l’abusivismo creditizio. Dopo aver affrontato temi molto importanti come stare alla larga dall’abusivismo creditizio e quali sono i prodotti che possono essere proposti da agenti e mediatori oggi affrontiamo un altro tema interessante: intermediazione creditizia, una professione che piace ai giovani.

Un esercito di 16mila persone, molto preparato e in continua crescita: è quello dei dipendenti e collaboratori che operano nel settore dell’intermediazione creditizia, per conto di agenti in attività finanziaria, mediatori creditizi e agenti nei servizi di pagamento. Dal 2012, anno in cui gli elenchi gestiti dall’OAM, l’Organismo Agenti e Mediatori, hanno iniziato a riempirsi, il numero di dipendenti e collaboratori è più che raddoppiato, passando da 7.887 soggetti a 16.227. Un trend che negli ultimi anni ha visto una crescita particolarmente sostenuta nelle società che operano nel settore.

Nonostante la pandemia renda ardua qualsiasi previsione, è facile immaginare che il mondo dell’intermediazione creditizia continui a crescere, magari con qualche momentanea battuta d’arresto. Nei prossimi anni si ridurranno gli sportelli bancari e aumenterà il ruolo delle figure professionali che mettono in contatto chi eroga credito con consumatori e imprese. Chi vuole muovere i primi passi nel mondo dell’intermediazione creditizia ha davanti a sé due percorsi, alternativi tra loro. Se vuole diventare collaboratore di una persona fisica che svolge l’attività di agente in attività finanziaria iscritto all’OAM (Organismo per la gestione degli elenchi di agenti e mediatori), deve superare la “prova d’esame” ed iscriversi personalmente negli Elenchi. Se invece è interessato a entrare in realtà più strutturate, come i mediatori creditizi o gli agenti in attività finanziaria iscritti in OAM, costituiti sotto forma di società, è necessario sostenere la “prova valutativa”. Sarà compito della società con la quale instaura il rapporto di collaborazione comunicare il suo nominativo all’Organismo.

Sono proprio i risultati delle prove d’esame e delle prove valutative effettuate nel corso del 2019 a offrire il quadro di un settore vitale, che interessa i giovani, soprattutto se di sesso maschile.
Relativamente alla prova d’esame, per la quale l’Ufficio Elenchi dell’Oam ha organizzato lo scorso anno 15 sessioni, alle quali hanno partecipato 1.132 persone, il primo dato rilevante è la percentuale di candidati risultati idonei, pari al 76%, in miglioramento di 3 punti rispetto all’anno precedente. Una conferma, ulteriore, del trend di crescita di questo parametro a partire dal 2012, quando la percentuale era del 62 per cento.
La maggior parte dei partecipanti (62%) aveva meno di 40 anni e la fascia 26-35 anni è quella che ha ottenuto i migliori risultati in termini di idoneità. I candidati erano principalmente di sesso maschile (67%), con punte arrivate all’88% per gli over 60. Le donne rappresentavano solo il 33% anche se nella fascia d’età 31-40 anni arrivavano al 38 per cento.
In termini di provenienza dei candidati, la Campania è risultata la Regione con più partecipanti (15%) seguita dalla Sicilia (13%), Lazio (11%) e Puglia (11%).
Anche i dati relativi ai risultati della prova valutativa confermano, sia pur in maniera meno netta, che la professione di intermediario creditizio affascina più gli uomini che le donne. Nel 2019 hanno partecipato alle prove (121 sessioni) 3.311 candidati dei quali il 56% costituito da uomini e il 44% da donne. Se si vanno a ‘spacchettare’ i dati incrociando fascia d’età e sesso risulta che tra i 31 e i 40 anni i partecipanti uomini e donne si equivalevano mentre la percentuale femminile decresceva all’aumentare dell’età.

Complessivamente il 64% dei partecipanti aveva meno di 40 anni, l’età media si attestava sui 37 anni, gli over 50 è risultata la categoria meno interessata alla Prova Valutativa (13% dei partecipanti). Sono risultati idonei 3.066 soggetti (93%), confermando l’andamento positivo registrato negli anni precedenti.
I candidati alle prove d’esame e alla prova valutativa devono avere conseguito almeno il diploma di licenza superiore ma negli ultimi tempi anche le Università si stanno organizzando per prevedere corsi di studio dedicati proprio a questo settore. A dimostrazione che la preparazione rappresenta un elemento imprescindibile per offrire ai consumatori che cercano finanziamenti le migliori soluzioni presenti sul mercato.
Per farsi un’idea delle materie di studiare è sufficiente cliccare su https://www.organismo-am.it/simulatore/7/ : si aprirà una sezione chiamata ‘simulatore’ nella quale sarà possibile allenarsi con le domande che fanno parte dell’ampio data-base utilizzato dall’Organismo per lo svolgimento delle prove d’esame e della prova valutativa.

Diverso e decisamente più semplice, infine, il percorso che devono intraprendere i collaboratori degli Agenti nei servizi di pagamento, soggetti iscritti alla sezione speciale dell’Elenco degli Agenti in attività finanziari che svolgono attività di money transfer e possono proporre carte di credito, di debito, Fidelity card, incasso e trasferimento fondi e altri servizi di pagamento. I collaboratori di queste figure professionali devono avere il diploma di licenza media e frequentare un corso di formazione professionale di otto ore, organizzato dagli istituti di pagamento e dagli istituti di moneta elettronica anche avvalendosi di enti terzi dotati della necessaria esperienza e professionalità. Al termine del corso gli aspiranti collaboratori dovranno superare un test finale di verifica organizzato da chi ha svolto il corso.

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