Il fenomeno del “decadimento digitale“, che porta alla scomparsa progressiva di pagine web nel corso del tempo, sta diventando sempre più evidente. Secondo un’analisi condotta dal Pew Research Center su campioni di pagine web dal 2013 al 2023, si stima che quasi il 40% delle pagine web sia diventato inaccessibile nel corso di dieci anni. Questo fenomeno non riguarda solo vecchi siti o forum, ma anche pagine più recenti, incluso l’8% di quelle esistenti nel 2023. Le pagine non sono solo cancellate o spostate, ma spesso i collegamenti contenuti al loro interno diventano non funzionanti nel tempo. Questo si verifica sia sui siti di notizie che su quelli governativi, oltre che su piattaforme come Wikipedia e i social media. Ad esempio, il 23% delle pagine di notizie contiene almeno un collegamento non funzionante, mentre circa il 23% delle pagine web governative statunitensi ha almeno un link scaduto.
Anche sui social media, come X (l’ex Twitter), una parte significativa dei post diventa inaccessibile poco dopo la pubblicazione. Questo fenomeno è particolarmente evidente in alcune lingue, come il turco o l’arabo, dove oltre il 40% dei tweet diventa invisibile dopo tre mesi dalla pubblicazione, forse a causa della censura. Questo trend indica una perdita progressiva di informazioni preziose nel mondo digitale. Pertanto, salvare contenuti importanti sul proprio computer potrebbe essere una precauzione saggia, poiché il web del presente sta diventando sempre più effimero, con contenuti che spesso scompaiono poco dopo essere stati creati.