Israele colpisce una scuola a Gaza City uccidendo 93 persone, tra cui 11 bambini e sei donne.
L’attacco israeliano ha preso di mira un edificio di due piani: le donne si trovavano al piano superiore. Gli uomini e i ragazzi erano invece al piano terra, che era utilizzato anche come spazio per la preghiera. In una nota diffusa su Telegram, l’esercito israeliano ha confermato il raid spiegando che l’aeronautica “ha colpito con precisione i terroristi di Hamas che operavano all’interno di un centro di controllo e comando nella scuola Al-Tabai’een e situato accanto alla moschea a Daraj Tuffah, che viene usata come rifugio dai residenti di Gaza City”.”Il centro di controllo e comando – evidenzia l’Idf – era utilizzato come nascondiglio dei terroristi e dei comandanti di Hamas. Da lì venivano pianificati numerosi attacchi contro i militari israeliani e lo Stato di Israele”.
Molte e forti le proteste per il nuovo raid israeliano. Per Hamas l’attacco rappresenta una pericolosa escalation. Il Qatar, uno tra i Paesi mediatori nella guerra tra Israele e Hamas a Gaza, ha chiesto un’indagine urgente. Il ministero degli Esteri ha dichiarato di aver rinnovato la “richiesta dell’emirato del Golfo di un’indagine internazionale urgente, compreso l’invio di investigatori indipendenti delle Nazioni Unite, per accertare i fatti relativi ai continui attacchi delle forze di occupazione israeliane a scuole e rifugi per sfollati”.
Per l’Egitto manca la volontà di Israele di porre fine a guerra. La dimostrazione sarebbe proprio “l’attacco alla scuola di Gaza che ospitava sfollati”. Iran parla di “esempio di genocidio e di crimini contro l’umanità”. Per la Turchia la strage è invece un “sabotaggio dei negoziati”. La Gran Bretagna si dice sconvolta dal raid sulla scuola di Gaza e chied un cessate il fuoco.
“Sono inorridito dalle immagini di una scuola a Gaza utilizzata come rifugio e colpita da un attacco israeliano, che avrebbe causato decine di vittime palestinesi. Almeno 10 scuole sono state prese di mira nelle ultime settimane. Non vi è alcuna giustificazione per questi massacri”. Lo scrive su X l’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell. L’Ue si “rammarica” per “l’opposizione del ministro Smotrich, contraria all’interesse del popolo israeliano, a un accordo” per la tregua, sottolinea Borrell, aggiungendo che “il cessate il fuoco è l’unica via per fermare l’uccisione di civili e garantire il rilascio degli ostaggi”.
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