Italo-americani: 17 milioni e annoverano personaggi preminenti nella storia Usa

Immigranti italiani sbarcano a New York agli inizi del ventesimo secolo
Immigranti italiani sbarcano a New York agli inizi del ventesimo secolo

USA, NEW YORK – Sono 17 milioni sparsi in tutti gli States. Hanno avuto sindaci e governatori, deputati, senatori e giudici della Corte Suprema: agli americani di origine italiana in America manca solo un presidente. Gli italo-americani sono parte della scena politica degli Stati Uniti da oltre 200 anni: le parole della Dichiarazione di Indipendenza “tutti gli uomini sono creati uguali” furono suggerite a Thomas Jefferson dal toscano Filippo Mazzei. Due dei firmatari originari della Dichiarazione avevano origini nella Penisola: William Paca e Caesar Rodney, discendente della famiglia Adelmare di Treviso.

Onorio Razzolini fu il primo a ricoprire una carica pubblica: ministro della Difesa del Maryland tra 1732 e 1747. Nel 1837 John Phinizy (Finizzi) fu il primo figlio di emigrante a diventare sindaco in Georgia. Bill De Blasio è l’ultimo di una lunga serie. Prima di lui New York ha già avuto tre italo-americani a City Hall: Fiorello La Guardia dal 1931 al 1944, Vincent Impellitteri dal 1950 al 1954 e Rudy Giuliani, lo sceriffo “law and order”, dal 1993 al 2001.

Prima di Mario Cuomo e di suo figlio Andrew, lo Stato della Big Apple aveva avuto un governatore discendente da emigranti: Alfred E. Smith, nato Alfred Emanuele Ferrara, fu il primo, e anche il primo candidato alla Casa Bianca, battuto da Herbert Hoover nel 1928. I Cuomo sono per gli italo-americani quello che più si avvicina a una ‘dinasty’ politica alla Kennedy o alla Bush: Mario, governatore dal 1982 al 1994, dopo tre mandati fu battuto da George Pataki che lo aveva attaccato per le sue posizioni contro la pena di morte.

Ma i Cuomo si sono presi la rivincita quando Andrew, prima ministro alla Casa Bianca di Bill Clinton, poi Attorney General statale, nel 2007 ha raccolto il testimone paterno diventando governatore dello stato di New York. Di origine italiana sono due giudici della Corte Suprema: Antonin Scalia e Samuel Alito.

A Capitol Hill Nancy Pelosi, figlia del sindaco di Baltimora Thomas D’Alessandro, è stata fino al 2012 la Speaker democratica della Camera. Ma tante altre donne hanno portato il contributo delle italo-americane in politica: da Geraldine Ferraro, la prima candidata donna alla vice presidenza (nel 1984 con Walter Mondale) all’ex ministro della Sicurezza interna Janet Napolitano.

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