Cos’è il Juice jacking? “Evita di utilizzare stazioni di ricarica gratuite in aeroporti, hotel o centri commerciali. Gli hacker hanno escogitato modi per utilizzare le porte USB pubbliche per introdurre malware e software di monitoraggio sui dispositivi che accedono a queste porte”.
Non è un consiglio da prendere alla leggera: si tratta, infatti, di una raccomandazione diffusa dalla FBI americana. E, si tratta della sicurezza con cui tuteliamo i nostri dati sensibili. Le porte Usb di grandi spazi pubblici, per hacker esperti sono un po’ un cavallo di Troia per procedere al juice jacking.
L’espressione inglese juice jacking traduce infatti i nostro “rubare il succo”, e cioè il prezioso carico di informazioni contenute nei nostri dispositivi.
Di preferenza questi ladri di dati scelgono sistemi Android, ma anche chi dispone di Apple non può dormire sonni tranquilli.
Come ci si difende? Prima regola: portarsi in viaggio il proprio caricabatterie comprensivo di spinotto, in modo da sfruttare le prese di corrente. In alternativa, dotarsi di un power-bank sempre con sé in caso di ricariche di emergenza.
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