Con l’arrivo della nuova guida “Ristoranti d’Italia” 2025, Gambero Rosso ha svelato la selezione annuale dei migliori ristoranti italiani, riservando il massimo riconoscimento delle Tre Forchette a 52 ristoranti, cinque in più rispetto alla scorsa edizione.
a guida di quest’anno esalta la tradizione gastronomica, la creatività e la continua evoluzione della cucina italiana, in un mix di ristoranti affermati e new entry in tutta Italia. La Lombardia guida la classifica con undici ristoranti premiati e due new entry, seguita da regioni come le Marche, che con quattro ristoranti Tre Forchette riescono a distinguersi per densità di alta ristorazione.
Tra i ristoranti top di quest’anno, spiccano i celebri Piazza Duomo di Enrico Crippa e Reale di Niko Romito, entrambi con un punteggio di 97, seguiti da altri protagonisti della scena gastronomica come l’Osteria Francescana di Massimo Bottura e il Madonnina del Pescatore di Moreno Cedroni. Ognuno di questi ristoranti ha raggiunto un livello di eccellenza unico, che spazia dalle tecniche di cucina innovative all’impiego di ingredienti selezionati e locali.
Con 52 ristoranti premiati, l’Italia si conferma un punto di riferimento per l’alta cucina mondiale, una tradizione che si rinnova ogni anno grazie a nuove aperture e alla qualità crescente dell’offerta gastronomica. Ecco la classifica ufficiale dei ristoranti premiati con le Tre Forchette:
Questi due ristoranti, al vertice della guida con 97 punti, rappresentano l’essenza della cucina d’autore italiana. Piazza Duomo ad Alba, sotto la guida di Enrico Crippa, incanta per l’uso innovativo delle materie prime del territorio, mentre Niko Romito, con il suo ristorante Reale, stupisce con piatti che sono un connubio di semplicità e tecnica sopraffina.
Con 95 punti, questi ristoranti incarnano l’eccellenza della cucina contemporanea italiana. Atelier Moessmer, guidato da Norbert Niederkofler, celebra il territorio altoatesino attraverso piatti eleganti e sofisticati. L’Osteria Francescana di Massimo Bottura, ormai icona globale della cucina italiana, continua a evolversi e a sperimentare, lasciando ogni ospite affascinato dalla sua visione della cucina.
Questi ristoranti, con 94 punti, offrono un’esperienza culinaria che coniuga innovazione e tradizione. A Rubano, Le Calandre propone una cucina che riflette la passione e la visione dei fratelli Alajmo. La Madonnina del Pescatore e Uliassi, entrambi situati a Senigallia, sono il simbolo di una cucina che celebra il mare in tutte le sue sfaccettature. A Roma, Il Pagliaccio e La Pergola rappresentano due dei migliori ristoranti della capitale, con proposte creative e ingredienti selezionati.
Questi ristoranti con 93 punti offrono esperienze che spaziano dalla cucina d’autore alla celebrazione del territorio. Cracco in Galleria, situato nel cuore di Milano, porta l’eccellenza della cucina di Carlo Cracco in un contesto unico. Enoteca Pinchiorri, storica istituzione fiorentina, continua a sorprendere con una cucina sofisticata e una carta dei vini d’eccezione.
Questi ristoranti, con un punteggio di 92, rappresentano la qualità e la passione per l’ospitalità italiana. Dalla creatività di Davide Oldani al D’O, all’eleganza di Antonio Guida al Seta, passando per l’esperienza unica della cucina siciliana al Duomo di Ragusa, ogni ristorante porta con sé un’impronta unica e irripetibile.
Questi ristoranti sono punti di riferimento non solo per l’Italia, ma anche a livello internazionale, grazie alla qualità delle materie prime, all’innovazione e alla creatività degli chef.
La fascia dei 90 punti include ristoranti celebri, ma anche nuove proposte che stanno rapidamente conquistando il cuore dei commensali con esperienze gastronomiche che uniscono tradizione e innovazione.
La Lombardia si afferma come la regione con il maggior numero di ristoranti Tre Forchette, con ben undici locali premiati nella guida Gambero Rosso 2025. Milano, in particolare, si conferma capitale della gastronomia con ristoranti come Cracco in Galleria, Berton e Seta. Il primato della Lombardia riflette l’importanza crescente di una cucina che sa evolversi, mantenendo uno stretto legame con il territorio, ma aprendosi anche a influenze internazionali.
Nonostante un numero inferiore di ristoranti rispetto alla Lombardia, le Marche vantano una densità di alta ristorazione invidiabile, con quattro ristoranti premiati. Questo conferma l’attrattiva della cucina marchigiana, che sa combinare prodotti del mare e della terra in piatti di grande raffinatezza.