La storia di Lilith, una gattina salvata da un destino crudele, è una di quelle che scaldano il cuore. Tutto ha inizio a settembre, a Piacenza, nella zona di Sant’Antonio lungo la via Emilia Pavese. In un condominio apparentemente abbandonato, un miagolio insistente attirava l’attenzione dei vicini. L’appartamento, sempre chiuso e privo di segni di vita, lasciava presagire il peggio. Col passare dei giorni, il lamento diveniva sempre più debole, spingendo i vicini a chiamare il 112.
Un salvataggio in extremis
Intervenuti i carabinieri del Radiomobile, la porta dell’appartamento è stata aperta e la scena era straziante: una gattina magrissima, affamata e disidratata. Aveva solo sette mesi, e la sua sopravvivenza sembrava un miracolo. Il proprietario dell’immobile, un camionista sempre in viaggio, è stato denunciato per abbandono di animali, mentre la gattina è stata affidata a una clinica veterinaria. Qui, contro ogni previsione, ha iniziato lentamente a riprendersi.
Come spesso accade, però, si è presentato il problema dell’adozione. Ma uno dei carabinieri intervenuti non aveva dimenticato quella palla di pelo in fin di vita. Tra turni e impegni, il pensiero della gattina lo accompagnava, e alla fine si è presentato in clinica con un trasportino per darle una nuova casa.
Lilith, un nome e una nuova vita
A pochi giorni dal Natale, la gattina ha trovato una famiglia. Battezzata Lilith, il suo nome richiama tanto la forza di una divinità quanto la vivacità di una cantante punk. Ora, in quella casa che prima non aveva, Lilith porta affetto e gioiosa confusione, ricordando a tutti il potere delle seconde possibilità.