È stata prorogata al 25 febbraio 2024 la mostra di Luigi Ghirri (1943-1992), nell’ottantesimo della nascita, tra i maggiori protagonisti della cultura fotografica e visiva del secondo Novecento. L’artista ,emiliano di Scandiano, è considerato “uno dei maggiori e più influenti fotografi italiani del ‘900 ” come lo ha definito Franco Farinelli professore emerito dell’Universita’ di Bologna. Ghirri è improvvisamente mancato a causa di un infarto all’età di 49 anni.
Ghirri “in 150.000 scatti fotografici ha documentato il paesaggio italiano in un momento cruciale della sua trasformazione. Una trasformazione osservata con affettuosa comprensione. Per Ghirri la fotografia è un linguaggio per vedere non per trasformare, occultare, modificare la realtà “come ha scritto Gloria Negri, assessore alla cultura della città di Guastalla (Reggio Emilia), curatrice della mostra in collaborazione con l’archivio eredi Ghirri e Franco Farinelli.
La mostra “ I sassi di Pollicino”, allestita nel sontuoso Palazzo Ducale di Guastalla ( già Reggia dei Gonzaga) ospita ottanta fotografie di uno dei territori che Ghirri ha amato di più: quello del Po, dei suoi paesi rivieraschi e della campagna che costituisce la sua valle, dall’Emilia alla Lombardia fino al Veneto; scatti eseguiti soprattutto dagli anni ‘80 in poi quando si è venuta affermando in modo più chiaro la sua poetica rivolta “ alla ricerca percettiva di una geografia sentimentale piuttosto che alla fredda documentazione di uno stato delle cose”(copyright Gloria Negri); percorso espositivo è stato virtualmente sezionato secondo la sequenza: luoghi, spazi, interni-esterni. All’inizio compaiono luoghi fortemente riconoscibili: Guastalla, Luzzara, Gualtieri, Brescello, Pomponesco, Viadana ecc. Sono immagini bellissime. Una delle più ammirate si riferisce alla grande nevicata del 1985.
Ghirri è stato un artista poliedrico che ha collaborato con scrittori e musicisti tra cui Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni, Antonio Tabucchi e Lucio Dalla. È il caso di ricordare che Ghirri è anche l’autore di numerosi album per la RCA sia di musica classica che di artisti italiani come Lucio Dalla, Gianni Morandi, Luca Carboni, gli Stadio. Si ricordano, perché di notevole spessore, gli scatti nello studio bolognese del pittore Giorgio Morandi (1890-1964),artista protagonista della pittura italiana del ‘900, oggi considerato fra i maggiori incisori mondiali del secolo.
Tre i testi : il primo è di Franco Farinelli che ha a lungo visitato l’archivio di Roncocesi; il secondo è dello scrittore Giorgio Messori, scomparso nel 2006 , che spiega con affetto e partecipazione la potenza narrativa delle foto di Ghirri. Il terzo lo ha redatto lo scrittore Daniele Benati che ne illustra la poetica e la rilevanza a un tempo personale e universale attraverso il commento della foto che ritrae la sua camera da letto di Masone, una delle foto più note del repertorio di Ghirri. La mostra si avvale del patrocinio della regione Emilia Romagna.
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