La New York bene è terrorizzata, incombe uno sciopero dei suoi 30 mila doorman

Doormen davanti all'ingresso di un palazzo newyorchese

A New York City non tutti ce l’hanno ma quelli che ce l’hanno non ne possono fare a meno e sono affranti all’idea che il 21 aprile entreranno in sciopero per quesioni di soldi. Chi sta per abbandonare al loro destino la upper middle-class della Grande Mela sono i doorman, quei signori in divisa e cappello, solitamente imponenti, che sono molto più che portieri come li conosciamo noi.

Raccolgono il bucato e la posta, fanno da baby-sitter, all’occorrenza chiamano il numero di emergenza 911 e, naturalmente aprono le porte d’ingresso nel palazzo. Tanto onnipresenti sui marciapiedi di New York quanto lo sono gli Yellow Cabs nelle strade, i doorman newyorchesi hanno viziato oltre ogni dire gli inquilini dei loro palazzi – solitamente in quartieri di lusso – al punto che i malcapitati non possono più farne a meno.

”Ci affidiamo a loro per qualsiasi incombenza”, ha dichiarato al New York Times a signora Donna Saunders, che vive in un elegante palazzo a Midtown Manhatan, ” e non c’e’ dubbio che ci rendono la vita più facile”.

Ma le consegne dei supermecati, della posta, dei mazzi di fiori, dei pacchi e via discorrendo potrebbero cominciare ad accumularsi nella hall dela signora Saunders se il rinnovo quadriennale del contratto dei preziosi doorman non sarà rinnovato entro il 21 aprile. ”Non posso nemmeno pensarci”, ha dichiarato la signora Esther Hawthorne, che abita nella parte elegante del West Side, ”la mia vita sarà sconvolta”.

Il fatto è che i doorman e tutti i lavoranti nei palazzi – entrambi preziosi e raccolti nel medesimo sindacato – hanno deciso che per tutto quello che sono chiamati a fare non sono pagati abbastanza.

L’annunciato sciopero è giunto come un fulmine a ciel sereno per i ricchi tenants dei palazzi di lusso: era dal 1991 che uno sciopero del genere non si vericava. L’astensione del lavoro durò la bellezza di due settimane, e fino a quando non finì gli inquilini dovettero sobbarcarsi a fare tutto quello che i loro doorman non facevano più.

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