La lotta contro il fumo sta facendo significativi progressi, con una crescente attenzione verso la protezione della salute pubblica e il contrasto al fumo passivo. Dopo che Milano ha deciso di ampliare il divieto di fumare anche all’aperto, l’Unione Europea ha preso un ulteriore passo avanti, rilasciando nuove raccomandazioni che mirano a creare un’Europa senza tabacco entro il 2040.
Il Consiglio dei Ministri della Salute dell’Unione Europea ha proposto nuove misure per ridurre l’esposizione al fumo passivo, con l’obiettivo di estendere le restrizioni su fumo, sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato (HTP) anche a parchi giochi, spazi esterni di ristoranti e altri luoghi pubblici all’aperto. Sebbene queste siano solo raccomandazioni e non divieti vincolanti, esse offrono alle singole nazioni linee guida per creare leggi nazionali più rigorose. L’iniziativa fa parte del Piano Europeo per combattere il cancro e si propone di proteggere principalmente bambini e giovani, riducendo il rischio di malattie legate al fumo passivo.
Le nuove raccomandazioni non si limitano alle sigarette tradizionali, ma si estendono anche alle sigarette elettroniche e ai dispositivi a tabacco riscaldato. L’industria del tabacco ha recentemente diversificato la sua offerta, cercando di aggirare i divieti esistenti sui prodotti tradizionali. Tuttavia, nonostante le alternative apparentemente più “salutari”, anche queste nuove forme di consumo del tabacco comportano rischi, poiché le sostanze emesse possono essere inalate passivamente, esponendo le persone a tossine e inquinanti atmosferici.
Nel contesto italiano, Milano si sta già preparando ad adottare misure più severe. La città ha recentemente annunciato che, a partire dal 2025, estenderà il divieto di fumo a tutte le aree pubbliche all’aperto, comprese le strade. Già dal 2021, era stato introdotto il divieto di fumo in diversi luoghi pubblici, tra cui fermate dei mezzi pubblici, parchi e aree sportive. Nonostante le multe siano state relativamente poche, con solo 14 sanzioni in tre anni, la città lombarda è determinata a far rispettare la normativa, con l’obiettivo di ridurre il fumo passivo e promuovere un ambiente più sano.
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