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Lifestyle

La semaglutide usata per il diabete riduce anche la dipendenza da fumo

Utilizzare la semaglutide non solo aiuta a tenere sotto controllo il diabete di tipo 2 e a ridurre l’obesità ma sembra essere anche efficace contro la dipendenza da fumo. 

Negli ultimi anni vi è stato un crescente interesse sui benefici dei farmaci antidiabetici non solo per il controllo del diabete, ma anche per altre condizioni correlate. Tra questi farmaci, la semaglutide ha dimostrato un potenziale notevole, non solo per la gestione del diabete di tipo 2 e l’obesità, ma anche per la riduzione della dipendenza dal fumo.

Uno studio condotto su oltre 220.000 pazienti ha esaminato gli effetti della semaglutide, confrontandoli con altri sette farmaci antidiabetici. I risultati hanno mostrato che i pazienti trattati con la semaglutide avevano un rischio inferiore di ricorrere a cure mediche o farmaci legati alla dipendenza dal fumo di tabacco.

Semaglutide efficace anche contro la dipendenza da fumo

La semaglutide, originariamente sviluppata per il trattamento del diabete di tipo 2, ha guadagnato notorietà per la sua efficacia nella perdita di peso. Questo farmaco agisce regolando i livelli di zuccheri nel sangue e il senso di fame, contribuendo così a una significativa riduzione del peso corporeo. La sua capacità di indurre perdita di peso ha portato alla sua recente approvazione per il trattamento dell’obesità a dosaggi differenti.

Recentemente, alcuni pazienti in cura con la semaglutide hanno riportato una diminuzione del desiderio di fumare. Questo ha spinto i ricercatori del National Institute on Drug Abuse del National Institutes of Health e della Case Western Reserve University School of Medicine a indagare se queste osservazioni potessero essere confermate su larga scala.

Semaglutide efficace anche contro la dipendenza da fumo Blitzaquotidiano.it

Lo studio

I ricercatori hanno analizzato le cartelle cliniche di 222.942 nuovi pazienti trattati con farmaci antidiabetici, di cui 5.967 con la semaglutide. Questo approccio ha permesso di confrontare gli effetti della semaglutide sulla dipendenza da tabacco con quelli di altri sette farmaci comunemente usati per il trattamento del diabete di tipo 2.

I risultati, pubblicati sulla rivista Annals of Internal Medicine, hanno rivelato che i pazienti in cura con la semaglutide presentavano un rischio significativamente inferiore di necessitare di cure mediche per problemi legati al fumo rispetto a quelli trattati con altri farmaci antidiabetici, soprattutto nel primo mese di trattamento. Inoltre, è stato osservato un minor numero di prescrizioni per farmaci contro la dipendenza da tabacco e di richieste di assistenza per lo stesso motivo tra i pazienti trattati con la semaglutide.

Questi risultati suggeriscono che la semaglutide potrebbe avere un ruolo nel ridurre la dipendenza dal fumo, un effetto che potrebbe derivare dalla regolazione del sistema di ricompensa del cervello, influenzato dal farmaco. Tuttavia, è importante sottolineare che questo studio ha dei limiti e ulteriori ricerche sono necessarie per confermare queste osservazioni.

Se confermati, questi risultati potrebbero avere implicazioni significative per il trattamento della dipendenza da tabacco, offrendo un’opzione aggiuntiva per i pazienti che cercano di smettere di fumare. La semaglutide potrebbe quindi rappresentare un’importante svolta nella gestione della dipendenza da fumo, oltre ai suoi già noti benefici per il controllo del diabete e la perdita di peso.

Attenzione all’uso improprio del farmaco

Nonostante i promettenti risultati dello studio, gli autori avvertono contro l’uso improprio della semaglutide, specialmente per scopi non autorizzati come la cessazione del fumo senza la supervisione medica appropriata. L’uso off-label del farmaco per aiutare i pazienti a smettere di fumare dovrebbe essere evitato fino a quando ulteriori ricerche non confermeranno la sua sicurezza ed efficacia per questo scopo.

Negli Stati Uniti, l’uso improprio della semaglutide a scopo dimagrante è diventato un problema crescente. Molti individui assumono il farmaco senza prescrizione medica, spesso senza una diagnosi di obesità, mettendo a rischio la propria salute. Gli autori dello studio sottolineano l’importanza di utilizzare la semaglutide solo sotto la supervisione di un medico e per gli scopi per cui è stata approvata.

Claudia Montanari

Nata nel 1985 a Roma. Una laurea in lettere con indirizzo moda e comunicazione, sostengo che Roberto Rossellini, lo Stedelijk Museum, Naruto e Lena Dunham mi abbiano cambiato la vita. Da più di 10 anni lavoro come society journalist per ladyblitz e blitzquotidiano occupandomi di moda, lifestyle, salute, viaggi e bellezza.

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