Università: calano i laureati e si allungano i tempi per trovare lavoro

Laureati in calo, in Italia, negli ultimi tre anni con la sola eccezione delle lauree magistrali e a ciclo unico. A risentire di più del calo sono soprattutto le lauree mediche (-15,9%) e giuridiche (-6,5%), e in generale, a un anno dalla laurea, si registra una flessione dell’occupazione. Unica eccezione i laureati in economia e statistica (+4,8%). Lo spiega il Rapporto Stella, che ha analizzato 150mila laureati nel triennio 2007-2009 in di diversi atenei italiani da nord a sud (Bergamo, Milano, Pavia ma anche Pisa e Palermo).

A un anno dalla laurea, confrontando quasi 13mila interviste fatte a più del 60% dei laureati del 2009 con i dati dell’anno precedente, è emerso come l’occupazione sia passata dal 36,9% al 34,4% per i laureati triennali, dal 60 al 56,6% per i laureati magistrali e dal 53 al 49,6% per quelli a ciclo unico. A causa delle difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro, nel 2009 aumentano i laureati triennali che scelgono di proseguire negli studi. Per i laureati magistrali e a ciclo unico, invece, la riduzione di chi è occupato porta a un innalzamento degli intervistati catalogati come ‘non forza lavoro’.

Dalle analisi, però, risulta che quasi il 4% dei laureati magistrali e più del 5% di quelli a ciclo unico sono comunque inseriti nel mondo del lavoro, anche se con uno stage non retribuito. È  inoltre rilevante la quota di persone che, al momento dell’intervista, dichiara di avere trovato un lavoro ma di dover ancora prendere servizio. La percentuale di laureati 2009 inseriti nel mondo del lavoro è del 37,2% per quelli triennali, del 64,8% per i magistrali e del 62,3% per i laureati a ciclo unico. La retribuzione media rimane allineata all’anno precedente (circa 1.200 euro), mentre si allungano i tempi di ingresso nel mondo del lavoro: dai 4,5 mesi del 2008 si arriva ai 5,5 mesi del 2009.

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