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Le diete con pochi carboidrati supportano la salute del cuore, ma sono nutrienti?

Le diete a basso contenuto di carboidrati sono diventate sempre più popolari negli ultimi anni, spesso associate a benefici come la perdita di peso e il miglioramento della salute metabolica. Tuttavia, una delle principali domande che emergono riguarda il loro impatto sulla salute del cuore e sulla nutrizione complessiva. In particolare, ci si chiede se queste diete, che prevedono un consumo limitato di carboidrati, siano in grado di soddisfare adeguatamente le esigenze nutrizionali di chi le segue.

Cosa si intende per dieta a basso contenuto di carboidrati?

Una dieta a basso contenuto di carboidrati limita il consumo di carboidrati a meno di 130 grammi al giorno, ovvero circa il 26% dell’apporto calorico giornaliero di una persona. Questo tipo di dieta enfatizza proteine e grassi come fonti principali di energia, a scapito di pane, pasta, cereali e altri alimenti ricchi di carboidrati. Nelle forme più estreme, come la dieta chetogenica, l’assunzione di carboidrati può scendere a 20-50 grammi al giorno, pari a meno del 10% dell’apporto calorico giornaliero.
Le diete low-carb sono ampiamente utilizzate per gestire condizioni come il diabete di tipo 2, l’obesità e la sindrome metabolica. Tuttavia, uno dei principali interrogativi è se queste diete possano essere sostenibili e nutrienti a lungo termine, soprattutto per quanto riguarda la salute del cuore.

Il ruolo dei carboidrati nella salute del cuore

I carboidrati sono una delle principali fonti di energia per il corpo umano. Gli alimenti ricchi di carboidrati, come frutta, verdura, cereali integrali e legumi, contengono fibre, vitamine e minerali che sono essenziali per il mantenimento di una buona salute. Le diete a basso contenuto di carboidrati, riducendo l’apporto di questi alimenti, possono portare a una riduzione dell’assunzione di fibre e altri nutrienti importanti.
Uno studio recente pubblicato su Frontiers in Nutrition ha esaminato tre diverse varianti di diete a basso contenuto di carboidrati, con l’obiettivo di valutare se queste fossero in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali di diverse fasce di età e generi. Lo studio ha suggerito che, se pianificate in modo adeguato, le diete a basso contenuto di carboidrati possono fornire quantità sufficienti di alcuni nutrienti, ma non tutte le esigenze nutrizionali vengono coperte allo stesso modo per tutti i gruppi di popolazione.

Quali sono i nutrienti che possono mancare in una dieta a basso contenuto di carboidrati?

Nonostante i potenziali benefici, uno dei principali rischi associati alle diete low-carb è rappresentato dalle carenze nutrizionali. In particolare, chi segue questo tipo di regime alimentare potrebbe essere a rischio di non assumere sufficienti quantità di:
  1. Fibre: Le diete a basso contenuto di carboidrati tendono a escludere molti alimenti ricchi di fibre, come cereali integrali, legumi e frutta. La fibra è essenziale per mantenere la salute intestinale, regolare i livelli di zucchero nel sangue e ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
  2. Vitamine e minerali: Riducendo il consumo di alimenti vegetali ricchi di carboidrati, è possibile che vengano compromessi i livelli di vitamine e minerali come la vitamina C, il magnesio e il potassio, tutti elementi essenziali per la salute generale e cardiovascolare.
  3. Grassi saturi e colesterolo: Le diete a basso contenuto di carboidrati spesso comportano un aumento del consumo di grassi saturi e colesterolo, soprattutto se l’apporto calorico deriva principalmente da prodotti animali come carne e latticini. Un’eccessiva assunzione di grassi saturi può aumentare il colesterolo LDL, noto come “colesterolo cattivo”, aumentando così il rischio di malattie cardiache.

Le diete a basso contenuto di carboidrati possono supportare la salute del cuore?

Nonostante le preoccupazioni nutrizionali, diversi studi hanno dimostrato che le diete a basso contenuto di carboidrati possono avere benefici per la salute del cuore, in particolare in relazione alla gestione del peso e al controllo dei livelli di zucchero nel sangue. Ad esempio, una riduzione dell’assunzione di carboidrati può portare a una diminuzione del grasso corporeo, riducendo il rischio di malattie cardiometaboliche.

Tuttavia, i benefici non sono uniformi per tutte le persone. Come evidenziato dallo studio pubblicato su Frontiers in Nutrition, le diete low-carb non riescono a soddisfare tutte le esigenze nutrizionali, in particolare quelle degli uomini, che hanno spesso bisogno di un maggiore apporto calorico rispetto alle donne. Inoltre, le diete che enfatizzano il consumo di alimenti di origine animale possono portare a un aumento del colesterolo e di altri fattori di rischio per le malattie cardiache.

L’importanza di una dieta equilibrata

L’importanza di una dieta equilibrata (blitzquotidiano.it)

 

Gli esperti di nutrizione e salute consigliano di adottare una dieta equilibrata che includa una varietà di alimenti nutrienti, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulla riduzione dei carboidrati. Le linee guida dietetiche 2020-2025 degli Stati Uniti, ad esempio, non raccomandano esplicitamente le diete a basso contenuto di carboidrati come modello alimentare, sottolineando invece l’importanza di consumare carboidrati provenienti da fonti vegetali ricche di nutrienti, come frutta, verdura e cereali integrali.

Il dottor Thomas M. Holland, esperto di nutrizione presso il RUSH Institute for Healthy Aging, ha sottolineato che “mentre una dieta povera di carboidrati può offrire alcuni benefici, soprattutto quando include fonti proteiche sane come il pesce grasso, una dieta a base vegetale che enfatizza cibi integrali di alta qualità è generalmente superiore per la salute cardiovascolare.”

Il valore delle proteine e dei grassi nelle diete low-carb

Uno degli aspetti positivi delle diete a basso contenuto di carboidrati è l’aumento dell’assunzione di proteine e grassi salutari. Le proteine di alta qualità, come quelle derivanti dal pesce grasso (ad esempio, salmone e sgombro), sono ricche di acidi grassi omega-3, noti per i loro effetti benefici sulla salute del cuore. Questi grassi salutari possono ridurre l’infiammazione e migliorare i livelli di colesterolo HDL, il “colesterolo buono”, contribuendo a proteggere il cuore.

D’altra parte, è essenziale prestare attenzione ai grassi saturi, che in una dieta low-carb possono superare i livelli raccomandati. Un consumo eccessivo di grassi saturi può portare a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari, soprattutto se la dieta include grandi quantità di carne rossa e latticini interi.

Il bilanciamento tra sodio e potassio

Un altro aspetto importante delle diete a basso contenuto di carboidrati è il rapporto tra sodio e potassio. Le diete low-carb tendono a contenere livelli elevati di sodio, il che può rappresentare un rischio per la pressione arteriosa e la salute cardiovascolare. Tuttavia, se pianificate correttamente, queste diete possono mantenere un rapporto favorevole tra sodio e potassio, che è cruciale per il controllo della pressione sanguigna e la protezione del cuore.

Il potassio, presente in alimenti come verdure a foglia verde, avocado e pesce, è un minerale essenziale che aiuta a mantenere il corretto equilibrio elettrolitico nel corpo e contribuisce a regolare la pressione sanguigna. Tuttavia, uno studio ha rilevato che le diete a basso contenuto di carboidrati tendono a essere carenti di potassio, soprattutto se non includono una sufficiente quantità di verdure e frutta.

Claudia Montanari

Nata nel 1985 a Roma. Una laurea in lettere con indirizzo moda e comunicazione, sostengo che Roberto Rossellini, lo Stedelijk Museum, Naruto e Lena Dunham mi abbiano cambiato la vita. Da più di 10 anni lavoro come society journalist per ladyblitz e blitzquotidiano occupandomi di moda, lifestyle, salute, viaggi e bellezza.

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