L’Italia sta attraversando un periodo di stabilizzazione della pandemia di Covid, secondo le affermazioni di Antonello Maruotti, ordinario di Statistica all’Università Lumsa e co-fondatore dello StatGroup19. Durante la settimana dal 3 al 9 ottobre 2024, sono stati registrati 11.887 nuovi casi di Covid-19, segnando un calo del 9% rispetto ai 13.073 della settimana precedente. Tuttavia, i decessi sono aumentati, passando da 85 a 100. Questi dati indicano un quadro complessivo che, sebbene presenti segni di variazione, è sotto controllo.
Indicatori di salute e ricoveri
Un altro aspetto importante da considerare è il calo dell’indice di trasmissibilità, che è sceso da 1,20 a 0,93. Allo stesso tempo, l’occupazione dei posti letto è rimasta stabile: il 3,5% dei letti in area medica è occupato da 2.149 ricoverati, mentre il 0,8% dei letti di terapia intensiva è occupato da 71 pazienti. Questi dati sono stati resi noti dall’ultimo monitoraggio del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), confermando che la situazione sanitaria italiana è gestibile.
Variazioni regionali e fasce d’età a rischio
Un’analisi più dettagliata rivela che l’andamento dei contagi mostra una significativa variabilità regionale. L’incidenza settimanale dei casi varia da 38 casi per 100.000 abitanti in Lombardia (3.767 casi assoluti) a soli 0,6 casi per 100.000 abitanti in Sicilia (29 casi). I dati evidenziano che le fasce di età più colpite sono gli over 80, seguiti da quelli con più di 90 anni, sottolineando l’importanza di monitorare questi gruppi vulnerabili.
La circolazione di nuove varianti
Preliminarmente, il mese di settembre ha rivelato la co-circolazione di diverse sotto-varianti del virus, tra cui Jn.1 e Kp.3.1.1. Inoltre, sta aumentando la proporzione di sequenziamenti legati al lignaggio ricombinante Xec. Maruotti ha affermato che, sebbene ci sia stata una leggera ripresa dei casi dopo il periodo estivo, i numeri sono ancora sotto controllo e inferiori a quelli dello scorso anno. L’unico dato in linea, sebbene leggermente inferiore, è quello dei decessi, che colpiscono principalmente gli anziani.
Prospettive future e rischi potenziali
Guardando al futuro, Maruotti prevede che, sebbene i casi possano aumentare a causa di nuove varianti, il virus stia ormai assumendo un comportamento endemico. La nuova variante Xec potrebbe presto diventare predominante, ma gli esperti ritengono che la sua aggressività sia diminuita. Questo fenomeno di micro ondate potrebbe portare a variazioni nei contagi, ma sempre a livelli relativamente bassi.