Dopo 14 anni di dominio, l’Alma Mater di Bologna cede il primo posto all’Università di Padova tra i mega atenei italiani, quelli con oltre 40.000 studenti. A completare il podio, in terza posizione, si trova l’Università La Sapienza di Roma. Questa è la nuova classifica stilata dal Censis, che da oltre vent’anni analizza le performance delle università italiane basandosi su 963 variabili e pubblicando 70 graduatorie.
Tra gli atenei di media grandezza, con una popolazione studentesca compresa tra i 10.000 e i 20.000 iscritti, l’Università di Trento si posiziona al primo posto, seguita dall’Università di Udine e dall’Università di Sassari. Per quanto riguarda i piccoli atenei statali, con meno di 10.000 studenti, l’Università di Camerino si distingue come la migliore, seguita dall’Università della Tuscia e dall’Università di Macerata.
Nel panorama delle università private, la Luiss di Roma emerge come la migliore tra i grandi atenei, mentre la Lumsa si posiziona al vertice tra gli atenei di media grandezza. Tra i Politecnici, il Politecnico di Milano primeggia, seguito dal Politecnico di Torino e dal Politecnico di Bari.
Il report del Censis evidenzia un significativo aumento delle immatricolazioni nelle regioni del Sud Italia e nelle isole, con un incremento del 4,2%. Al contrario, si registra un calo delle immatricolazioni nelle regioni del Centro (-3,6%) e del Nord Ovest (-2,5%). In crescita anche il numero delle studentesse che scelgono di proseguire gli studi universitari.
Le discipline sanitarie continuano a essere tra i corsi di laurea più gettonati, con un aumento del 10,1% delle iscrizioni in Medicina, Professioni sanitarie e Farmacia. Anche Scienze motorie e sportive registrano una crescita del 5,5%. Tuttavia, si osserva un calo significativo nelle iscrizioni a Veterinaria e Psicologia, con una diminuzione del 10,5%. In diminuzione anche le iscrizioni ai corsi giuridici (-2,7%) ed economici (-1,5%), mentre i corsi di Arte e design continuano a perdere iscritti, con un calo del 4,5%.