Quella sul “Ponte tra Africa e Sicilia”, la battuta di ieri della Presidente del Consiglio in Parlamento, dimostra il tempismo di chi aveva di certo cuore e mente dominati dal sentimento di adesione allo spirito della Giornata mondiale per i diritti dei migranti e dei rifugiati, che si celebra proprio oggi, 18 dicembre.
Noi, per l’occasione, ci limitiamo a suggerire una proposta di lettura in tinta con l’evento. Un titolo di qualche anno fa (2007, un secolo fa) di Dave Eggers (ma per i più patriottici dovrebbero bastare le avventure di un profugo dell’Asia Minore in fuga dalla sua città in fiamme, che viene a cercar fortuna sulle coste del Tirreno, sbarcando praticamente all’attuale Capocotta e dando origine a una nuova civiltà).
“Erano solo ragazzi in cammino. Autobiografia di Valentino Achak Deng” (Mondadori, pagg. 598, traduzione di Giuseppe Strazzeri) è un romanzone che narra le incredibili esperienze di un bambino soldato nel Sudan della guerra civile che fece 400.000 vittime e di cui la recrudescenza attuale non è che la prosecuzione di un inferno di odi settari e religiosi senza fine.
Il protagonista è un Odisseo di quest’epoca: la testimonianza è autentica, nella finzione romanzesca il personaggio fa vivere un sé aumentato che compendia tutte le memorabili e disperanti esperienze delle centinaia di profughi sopravvissuti all’orrore che l’autore ha intervistato uno a uno.
“È la storia vera di bambini che fuggono, impazziscono per la fame, la sete, la paura, vengono uccisi dagli uomini a cavallo, sbranati dai leoni, colpiti dai soldati che dovrebbero salvarli alla frontiera. È la vita nei campi profughi, dentro una capanna fatta con un telo di plastica, dove si vive con un pasto al giorno, dove a tutti viene assegnata la stessa data di nascita, il primo gennaio” (cit. Mario Calabresi, Almanacco dei libri, 2007).