Chi si iludeva che la gelosia fosse vecchio arnese sentimentale prerogativa di generazioni diversamente giovani, dovrà ricredersi. Un sondaggio condotto da Differenza Donna tra ragazzi e ragazze tra i 14 e i 21 anni rivela quanto possessività e ansia da controllo siano ancora accettati e accettabili in una relazione di coppia.
Un giovane su tre considera la gelosia una prova d’amore
Un giovane su tre considera la gelosia una dimostrazione d’amore, percentuale che sale al 45% tra i 14-15enni. Uno su cinque ritiene la geolocalizzazione accettabile. Niente drammi, succede che le vecchie abitudini siano dure a morire. Vale la pena consigliare, specie ai più giovani, un salto fra i classici. Niente paura, non un mattone irricevibile per i forsennati dello scroll digitale. “Le affinità elettive”, di Johann W. Goethe.
Per carità, non come antidoto: nel gioco degli intrecci passionali regolato dall’alternarsi delle attrazioni reciproche, l’amore è forza ineluttabile.
Il titolo, desunto da una teoria del chimico Gehler, allude “a quel particolare fenomeno chimico per il quale due elementi associati, sotto l’azione simultanea di due altri elementi dotati di particolari proprietà, si scindono, associandosi con i due ultimi e formando, per legge di reciproca attrazione, due nuove coppie”.
“Le affinità elettive” di Goethe
Tuttavia nella più ambigua delle sue opere, scritta in tarda età, Goethe ha rinunciato all’illusione romantica. Al posto del sublime, la descrizione quasi attonita, settecentesca, dell’irrrompere di amore e gelosia a distruggere l’ordine, a portare il caos. Se ineluttabile è l’amore, nobile è il sacrificio di sè, dignitosa la rinuncia agli obblighi dell’amor proprio.
Dure sono le regole dell’attrazione. Due elementi chimici, seppur legati ad un terzo, in presenza di un nuovo elemento tendono ad abbandonare il legame originario per comporne uno nuovo a scapito del primo.