Ossessionati allo stesso tempo dal cibo e dalle diete, scissi tra piacere e colpa, vittime del marketing e cavie dei nutrizionisti, abbiamo costruito sul mangiare un castello di illusioni e nevrosi. Antidoti? Moderazione, certo, ma, sosteneva Oscar Wilde, ci vuole moderazione anche nella moderazione.
Vale allora la pena riprendere in mano un best seller del 2009 – Michael Pollan, Manuale dell’onnivoro, Adelphi, pagg. 230, 51 immagini a colori, 24,00 euro – che da oggi torna nelle librerie aggiornato e arricchito dalle illustrazioni della pittrice Maira Kalman.
Un anti-manuale, piuttosto. 83 regole dettate dal buon senso per emanciparsi dalle seduzioni del marketing e dai ricatti dei dietologi. Diffidate dei prodotti autoproclamatosi salutari, light, zero grassi.
Mangiate solo cibo che va a male, vuol dire che è vivo. Non demonizzate il cibo spazzatura, basta che ve lo cuciniate da soli. Bevete l’acqua degli spinaci. Spendete di più, mangiate meno.
Fidatevi di chi sa mangiare come giapponesi, francesi, italiani, greci. Non ci vuole molto a comprendere come la dieta occidentale è ricca sì ma soprattutto di prodotti troppo lavorati, iperprocessati, da cui obesità, diabete, problemi cardiovascolari.
E del resto, “gli esseri umani si sono nutriti bene e si sono tenuti in forma per millenni prima che arrivasse la scienza della nutrizione a dir loro come mangiare. Si può benissimo mangiare sano anche senza sapere cos’è un antiossidante”.
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