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LeggerMente, il consiglio letterario di oggi: "Terapia di coppia per serial killer", di Asia Mackay (da profilo social)
Si può sfuggire a se stessi? E qual è il prezzo che si paga? Fox è un serial killer, ha un piano, anzi cento piani, mania di controllo e dipendenza da Excel, soldi a ufo da ricca eredità. Hazel è come si dice “realizzata”, comincia ad averne abbastanza della nuova vita, “normale” da mille e centosessantanove giorni. Serial killer anche lei.
LeggerMente: “Terapia di coppia per serial killer”
Da quando è nata Bibi, Hazel e Fox, per amore della piccina, si sono giurati di non uccidere più. Hazel e Fox ora coppia e vita regolare, passabile lusso, famiglia affluente standard, gravata dalle incombenze filiali meno edificanti – pappette, biscotti -, sono bravi a mettere in scena questo teatrino di virtù domestiche. Hazel non ce la farebbe più a tenersi, uccidere gli manca da morire, ma tiene duro. Accidentalmente, guarda la vita, però Hazel uno ne fa fuori uno davvero.
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Negare, negare, per salvare matrimonio e apparenze, anche se Fox sarebbe l’unico che potrebbe davvero capirla. Che poi Fox sia irreprensibile chi l’ha stabilito? La facciata del bel matrimonio mostra crepe inquietanti, anche perché una crisi coniugale tra due assassini per vocazione non sai mai a cosa possa condurre.
“Terapia di coppia per serial killer”, di Asia Mackay (Giunti, traduzione di Alberto Serrai, pagg. 416, euro 16,05). Il titolo originale è “A Serial Killer’s Guide to Marriage”.