Il dipinto di René Magritte, L’empire des lumières, ha raggiunto un prezzo straordinario di oltre 121 milioni di dollari durante un’asta organizzata da Christie’s a New York. L’opera ha superato di gran lunga la stima di 95 milioni di dollari, stabilendo un nuovo record per l’artista e per il mercato dell’arte surrealista. In soli dieci minuti, il quadro è stato aggiudicato, inclusi i diritti d’asta, un risultato che ha suscitato grande entusiasmo nel mondo dell’arte.
L’empire des lumières era parte della collezione privata della compianta Mica Ertegun, una nota designer d’interni e filantropa americana. Christie’s ha definito l’opera come il “gioiello della corona” della sua collezione, che è stata messa in vendita in un’asta martedì scorso. La collezione comprendeva anche opere di altri maestri dell’arte moderna, come Ed Ruscha e Max Ernst. Nel 2022, un’altra versione dello stesso dipinto di Magritte era stata venduta per 79,4 milioni di dollari, segnando anch’essa un record per l’artista.
Realizzato nel 1954, L’empire des lumières è un dipinto che ha catturato l’immaginazione degli esperti d’arte grazie alla sua dimensione imponente, la condizione impeccabile e la profondità dei dettagli. Il dipinto raffigura una casa con un lampione solitario che illumina la scena. La luce emessa dal lampione inonda la tela, rischiarando anche gli alberi scuri in primo piano e creando un riflesso surreale su uno specchio d’acqua. Sopra il paesaggio urbano, un cielo azzurro chiaro con soffici nuvole bianche si estende verso la parte superiore dell’opera.
L’immagine rappresenta un contrasto surreale: un paesaggio notturno illuminato dal giorno. Questo motivo era uno degli schemi ricorrenti che Magritte esplorò per molti anni, realizzando 17 dipinti simili tra il 1949 e il 1964. Il dipinto esprime perfettamente la sua visione surrealista, un mondo dove il giorno e la notte coesistono, creando una sensazione di mistero e di “impossibilità possibile”.
Imogen Kerr, vicepresidente di Christie’s, ha descritto L’empire des lumières come un’esperienza visiva straordinaria. La scala imponente dell’opera e la fusione tra il giorno e la notte conferiscono un senso di trasporto emotivo. Kerr ha aggiunto che Magritte sfida la nostra percezione della realtà, proponendo immagini che esistono solo nella mente e che interrogano le certezze del nostro mondo quotidiano.
Il dipinto ebbe un grande impatto sin dal suo debutto alla Biennale di Venezia del 1954, dove suscitò clamore. Tuttavia, l’opera fu oggetto di una curiosa vicenda: Magritte promesse la tela a tre diversi acquirenti, ma alla fine fu Peggy Guggenheim ad aggiudicarsela direttamente dalla Biennale per un milione di lire. Per soddisfare gli altri acquirenti, l’artista realizzò altre tre versioni dello stesso dipinto. Quella venduta da Christie’s nel 2024 era stata commissionata dal collezionista belga Willy van Hove ed era realizzata su una scala maggiore rispetto all’originale. Questo ha esaltato ulteriormente l’atmosfera inquietante e la potenza visiva dell’opera.
La Biennale del 1954, che attirò oltre 170.000 visitatori, rappresentò un momento cruciale nella carriera di Magritte e nel consolidamento del Surrealismo come uno dei movimenti artistici principali del XX secolo. L’empire des lumières è divenuto uno dei suoi lavori più celebri, e la vendita record di quest’opera testimonia il suo duraturo impatto nel panorama artistico internazionale.