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Letame per concimare, lo usavano già 8mila fa

di Maria Elena Perrero |30 Luglio 2013 17:03

Letame per concimare, lo usavano già 8mila fa

ROMA –  Una storia millenaria, un’utilità indiscussa e sempre conosciuta: il letame si rivela uno scarto prezioso per l’umanità da 8mila anni. I ricercatori dell’Università di Oxford hanno scoperto che già nel neolitico gli agricoltori europei usavano il letame per fertilizzare i campi. Molto prima, quindi, dell’età del ferro, da tempo ritenuta l’epoca in cui si iniziarono ad usare gli escrementi di animali per i terreni.

La scoperta è arrivata studiando i livelli di azoto-15 (un isotopo stabile dell’azoto che abbonda nel letame) nei grani di cereali e nei semi di legumi carbonizzati e trovati in tredici siti del neolitico in varie parti d’Europa.

I risultati raccolti dai ricercatori hanno dimostrato che gli agricoltori neolitici utilizzavano il letame prodotto dagli animali che allevavano, come mucche, pecore e maiali. 

Dal momento, poi, che il letame ci mette un po’ di tempo per produrre i propri effetti sul terreno, gli studiosi ipotizzano che gli agricoltori lasciassero le terre coltivate ai propri discendenti. Quindi verrebbe smentita l’ipotesi, finora ritenuta corretta, che nel neolitico i coltivatori fossero nomadi che bruciavano e disboscavano i terreni per creare spazi arabili.

 

 

 

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