Il Tar Abruzzo dà il via libera all’abbattimento di 469 esemplari di cervo, come stabilito dalla delibera di Giunta regionale n. 509 dell’8 agosto 2024, che prevede, dal prossimo 14 ottobre fino al 15 marzo 2025, “prelievi del cervo esclusivamente nei 2 Comprensori regionali ricompresi nei territori degli ATC Avezzano, Sulmona, Subequano, L’Aquila e Barisciano e al di fuori delle aree protette e delle aree ad esse contigue”.
I giudici amministrativi hanno rigettato l’istanza presentata dalle associazioni che avevano chiesto la sospensione della delibera, contestata anche da esponenti politici di vari schieramenti e personaggi della cultura.
Per il Tar “non essendo stato monitorato l’intero territorio regionale, il numero ottenuto è certamente una sottostima del numero di cervi attualmente presenti”.
Inoltre, si legge nell’ordinanza, “nell’ambito del bilanciamento degli interessi in conflitto, a fronte di un rischio per la specie che è solo allegato e non dimostrato, il collegio ritiene di poter dare preminenza a quello della sicurezza stradale che include anche la tutela dell’incolumità fisica degli individui”.
Le associazioni possono ora impugnare l’ordinanza, che è immediatamente esecutiva, dinanzi al Consiglio di Stato in fase cautelare o chiedere la fissazione di un’udienza di merito. Teoricamente, nei termini di legge, avrebbero 30 giorni per farlo, in realtà c’è tempo solo fino al 14 ottobre, quando in base alla delibera si può cominciare a sparare.
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