
Gesù disse: La morte arriva inattesa, amate i vostri nemici, non giudicate e non sarete giudicati - Blitzquotidiano.it (Gesù e i discepoli nell'ultima cena di Leonardo)
Gesù disse: “Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri” (Gv 15,12).
E ci mette in guardia con una breve parabola. Un uomo ricco aveva molto denaro. Disse: «Spenderò il mio denaro per seminare, raccogliere, piantare e riempire i miei granai di frutti, affinché non mi manchi nulla». Era questo che pensava in cuor suo, ma quella notte stessa morì. Chi ha orecchie per intendere, intenda! (Tommaso 63)
Il Vangelo secondo Luca ribadisce il concetto (Lc 6,36-38). “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio”.
Gesù e il Regno dei Cieli

E il Vangelo secondo Matteo conferma (Mt 5,20-26). “Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.
Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Ama il tuo prossimo
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!».
Poco oltre Matteo torna sull’argomento (Mt 5,43-48). “Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?”.