Gesù femminista? Un po’ esagerato forse: ma certo Gesù era più avanti duemila anni fa dei vegliardi che impediscono alla Chiesa di Roma di aprire alle donne, come qualsiasi altra disciplina ha fatto.
Sentiamo il racconto nel Vangelo di Luca.
(Lc 8,1-3) C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni.
In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio.
C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni.
La posizione di Gesù verso le donne è ben rappresentata nel Vangelo di Tommaso.
“Simon Pietro disse al Signore e i suoi discepoli: “Lasciate che Maria ci lasci, perché le donne sono inadatte alla vita eterna”.
Gesù rispose: “Aspetta, guiderò la sua anima, per farla diventare un vero uomo, in quel luogo che trascende le differenze tra i sessi, così diventerà uno spirito vivente. Per ogni donna che fa
lei stessa maschio in questo modo e supera tutte le differenze entrerà nel Regno dei Cieli”.
John P. Meier, il teologo cattolico autore di “Un Ebreo Marginale. Ripensare il Gesù storico” in 5 volumi, che piaceva tanto a Ratzinger, ricorda la attenzione e preoccupazione di Gesù per i poveri, gli oppressi e i marginalizzati (incluse le donne)”.
Non vanno dimenticati, sparsi per i Vangeli, i vari episodi che testimoniano l’atteggiamento rivoluzionario di Gesù verso le donne e non solo rispetto ai tempi in cui viveva (le adultere venivano lapidate). Da quando lo accusano di sedere a tavola con prostitute al gruppetto di donne che lo segue fin sul Golgota (mentre gli uomini si sono dileguati), al rapporto speciale con una di loro, la Maddalena.
Quasi violento l’intervento di Gesù per salvare dalla lapidazione una donna adultera.
(Gv 8) Gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?».
Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra.
E siccome insistevano nell’interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».
E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?».
Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch’io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più»
(Lc 7) Un fariseo invitò Gesù a mangiare con lui. Egli entrò in casa sua e si mise a tavola. Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; fermatasi dietro a lui, si rannicchiò ai suoi piedi e cominciò a bagnarli di lacrime; poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato.
Vedendo questo, il fariseo che lo aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta saprebbe chi è questa donna che lo tocca: è una peccatrice». Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Egli rispose: «Maestro, di’ pure». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi la possibilità di restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro gli sarà più riconoscente?». Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più».
E Gesù gli disse: «Hai giudicato bene». Poi, volgendosi verso la donna, disse a Simone: Vedi questa donna? Sono venuto in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per lavare i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e con i capelli li ha asciugati. Tu non mi hai dato il bacio; lei invece da quando sono qui non ha ancora smesso di baciarmi i piedi. Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, lei invece mi ha cosparso di profumo i piedi. Perciò ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato. Colui invece al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «Ti sono perdonati i tuoi peccati».
Allora quelli che stavano a tavola con lui cominciarono a bisbigliare: «Chi è quest’uomo che osa anche rimettere i peccati?». E Gesù disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
Ricorda Nuria Calduch-Benages, nel Profumo del Vangelo: Gesù incontra le donne [La Parola e la sua ricchezza 11], Milano: Paoline 2007, pp. 45-66):
Quello di Luca è il vangelo che narra in maggior numero storie di donne. È l’unico che ci racconta la storia di Elisabetta, di Maria, di Anna, della vedova di Naim, della donna del profumo, di Maria Maddalena, di Giovanna, di Susanna e di altre donne della Galilea, di Marta e Maria, della donna curva, della donna che cerca la moneta perduta, della vedova insistente e delle donne che piangono Gesù in cammino verso il Calvario.
Sono tutte esclusive narrazioni di Luca, anche se nel suo vangelo troviamo altre storie di donne che hanno la loro parallela comparsa nei vangeli di Marco e di Matteo: la storia della suocera di Simone, della figlia di Giairo e dell’emorroissa, della donna che impasta il pane, della vedova povera che dona tutto quanto ha, delle donne della Galilea che danno testimonianza della morte e sepoltura di Gesù e scoprono la tomba vuota.
Gesù, le sue parole: dalle donne al bene, dalle beatitudini ai talenti, a questi link