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Gesù, le parabole del buon Samaritano e del Buon Pastore: ecco come ci si deve comportare nella vita

Gesù racconta la parabola del buon Samaritano. Forse non è autentica ma lo spirito è quello giusto. Con un pizzico di campanilismo perché ai tempi di Gesù in Samaria non vivevano ebrei ma un altro popolo semita.

Secondo l’autorevole biblista cattolico John Paul Meier la parabola del buon samaritano, probabilmente e “una creazione di Luca dall’inizio alla fine”. Ma Luca era molto bravo a scrivere e tradurre i pensieri del suo maestro Paolo.

(Lc 10:29-37). Un provocatore chiede a Gesù: “E chi è il mio prossimo?” Gesù riprese:

“Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.

“Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall’altra parte.

“Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre.

Gesù porta l’esempio

Gesù spezza il pane
Gesù, le parabole del buon Samaritano e del Buon Pastore: ecco come ci si deve comportare nella vita

 

“Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n’ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui.

“Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all’albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno.

“Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: “Chi ha avuto compassione di lui”. Gesù gli disse: “Vai e anche tu fa’ lo stesso”.

Il buon pastore dà la vita per le sue pecorelle

Segue un’altra frase celebre di Gesù

(Gv 10,11-18) Il buon pastore dà la propria vita per le pecore.

In quel tempo, Gesù disse: “Io sono il buon pastore. Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore.

“E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio”.

Gesù, le sue parole più belle: dalle fonti antiche e dai Vangeli, perdona, ama, prega così

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