L’igiene dentale professionale per denti bianchissimi

Quando pensiamo all’igiene dentale professionale non dobbiamo limitarci a vederne gli aspetti estetici, che pure hanno un loro valore. Senza dubbio, avere i denti bianchissimi dopo un trattamento di igiene dentale professionale, ci fa sentire a posto con noi stessi. Così come il nostro aspetto fisico e l’impressione di cura e ordine che imprimiamo a chi è intorno a noi, inevitabilmente migliorano la nostra sicurezza.

Ma oltre all’aspetto estetico che, ripetiamo, conta tantissimo, si deve tenere in considerazione anche il fatto che una pulizia dentale professionale è una valida attività di prevenzione. E con una spesa tutto sommato modica – come vedremo – è possibile risparmiare soldi per eventuali cure dovute a carie, pulpìti o, se siamo particolarmente fragili nel cavo orale, estrazioni e impianti dentali veri e propri.

Cosa usano i dentisti per la pulizia dei denti?

Iniziamo col dire che l’igiene dentale professionale dovrebbe essere praticata con regolarità. Una frequenza che assicura buoni risultati è data da due sedute di igiene dentale all’anno, a distanza di sei mesi l’una dall’altra. Specifichiamo inoltre che l’igiene dentale, per essere professionale, deve essere effettuata in una clinica odontoiatrica.

A svolgere la seduta può essere un dentista laureato e iscritto all’albo e, a seguire, un igienista dentale, un operatore sanitario a tutti gli effetti munito di relativo diploma universitario abilitante. Posta questa differenza, possiamo specificare quali strumenti usano i professionisti dell’igiene orale.

Il principale strumento utilizzato per l’igiene dentale professionale è l’ablatore. Alla propria estremità ha una punta metallica intercambiabile, così da poter raggiugere anche gli interstizi tra un dente e l’altro. L’ablatore emette degli ultrasuoni e la sua punta metallica ha dei movimenti rotatori. Non funziona affatto come un trapano, né taglia.

Come toglie il tartaro il dentista?

Nella pratica il dentista passa l’ablatore sui denti, soprattutto nelle zone che per noi sono difficili da raggiungere, anche se abbiamo una buona pratica di igiene dentale a casa, perché magari usiamo uno scovolino e uno spazzolino elettrico.

L’ablatore, attraverso la punta metallica e gli ultrasuoni, opera un movimento rotatorio che letteralmente rompe il tartaro e la placca, permettendo quindi il riaffiorare dello smalto e svolgendo una importantissima attività di prevenzione. Spesso infatti patologie importanti come parodontiti (infiammazioni del cavo orale) o piorrea (ovvero la perdita di denti), sono scongiurate dalla pulizia dentale professionale.

La rimozione del tartaro, che tecnicamente viene definita detartrasi, non viene svolta soltanto sulla superficie esterna del dente. È premura del dentista occuparsi anche della rimozione del tartaro sottogengivale, spesso all’origine di infiammazioni, sanguinamenti e, in un quadro peggiore, carie e perdita del dente, come abbiamo accennato.

Quando viene svolta la pulizia dentale sottogengivale, spesso viene applicata anche una leggera anestesia locale e, al fine di garantire una pulizia profonda, oltre all’ablatore può essere utilizzata la curette, un cucchiaio tagliente che serve a raschiare e abradere il tartaro dallo smalto e dalla corona dentale.

Grazie all’uso della curette, che in gergo viene definito curettage, il dentista ha un ulteriore strumento per pulire a fondo la superficie dei nostri denti. Questa pratica, insieme alla pulizia dentale svolta con l’ablatore, garantisce risultati estetici e di salute per i nostri denti.

Igiene dentale in gravidanza

Quando ad essere sul lettino del dentista è una donna incinta, bisogna fare attenzione ad alcune accortezze. In linea di massima, nel caso di cure e interventi urgenti non viene posta alcuna specifica richiesta. D’altro canto, per quanto riguarda l’igiene dentale, ci sono delle precisazioni da fare.

Le gengive di una donna incinta possono patire maggiore sensibilità e le difese immunitarie del cavo orale potrebbero abbassarsi. Se la donna in stato interessante ha bisogno di una seduta di igiene dentale, sarebbe quindi opportuno aspettare il secondo trimestre di gravidanza.

Cosa accade alla fine di una seduta dentale professionale?

Una volta svolta la rimozione della placca e del tartaro, il dentista può procedere con l’eliminazione delle macchie dentali. I nostri denti subiscono stimolazioni non solo meccaniche ma anche chimiche. Pensiamo a bevande come tè e caffè, e pensiamo anche alle sigarette.

Queste bevande eccitanti, così come il tabacco contenuto nelle sigarette (nei sigari, nella pipa, senza dimenticare le sigarette elettroniche), tendono a lasciare depositi sullo smalto, che perde la propria trasparenza e non permette alla dentina di conservare il proprio colore naturale. Al riguardo dobbiamo sapere che i denti non sono propriamente bianchi, ma possono passare dal giallino al grigio.

Per dare un colore comunque più bianco ai nostri denti, dopo avere adoperato l’ablatore il dentista può applicare una pasta lucidante sulla superficie dei denti e uno spazzolino specifico per lo smalto. La lucidatura può essere effettuata, in alternativa, con un sistema chiamato airflow: si tratta di un getto di acqua, e di bicarbonato, che interessa lo smalto dei denti.

Altri approcci per la salvaguardia del nostro cavo orale

Sempre al termine dell’ultima seduta d’igiene, il dentista può adoperare la laserterapia. Con questo tipo di terapia non vengono rimossi tartaro e placche, si interviene invece per la rimozione dei batteri che si trovano sotto la gengiva.

La laserterapia viene utilizzata quando il paziente ha una predisposizione a malattie quali la parodontite, o che interessano le tasche gengivali, problemi che si verificano, solitamente, quando la parodontite diventa cronica e la gengiva tende a scollarsi dal dente, creando uno spazio che può essere invaso da batteri e detriti della masticazione.

Quanto dura la pulizia dei denti dal dentista, e quanto costa una seduta?

Di base la pulizia dei denti viene effettuata in una seduta compresa tra i 45 minuti e l’ora. Poi, anche in base alle condizioni generali del cavo orale del paziente, il dentista può decidere di svolgere due sedute, per lavorare con più attenzione e maggiore profondità.

Il costo di una seduta di igiene dentale professionale ha un range che varia dai 50 euro fino ai 100 euro, con una media effettiva di 70 euro. Un prezzo sostenibile, se si pensa al costo per interventi più importanti cui andremmo incontro nel caso in cui trascurassimo l’igiene dentale svolta da un professionista.

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