Il Rapporto civico sulla salute 2023 di Cittadinanzattiva ha messo in luce gravi criticità nel sistema sanitario italiano, segnalate da migliaia di cittadini. Le principali problematiche riguardano l’accesso alle cure, le lunghe liste d’attesa e le difficoltà di assistenza, sia sul territorio che negli ospedali.
Molti pazienti, soprattutto con priorità alta, come il codice “U” (urgente), sono costretti ad attendere ben oltre i tempi previsti dalla normativa. Un esempio emblematico è l’attesa di 300 giorni per una visita cardiologica con priorità D, che dovrebbe essere eseguita entro 30 giorni. Analogamente, persone con tumori hanno dovuto aspettare fino a 159 giorni per operazioni che avrebbero dovuto essere eseguite entro un mese.
La situazione è così critica che circa 4,5 milioni di italiani hanno rinunciato a visite o esami nel 2023, principalmente a causa di problemi economici, difficoltà di accesso o liste di attesa interminabili. A livello territoriale, la qualità dell’assistenza varia notevolmente: alcune Regioni registrano un calo del 28% nelle prestazioni eseguite rispetto a quelle prescritte, come nel caso della Sardegna e della Provincia di Bolzano.
La carenza di medici di base e pediatri è un’altra grave problematica. Dopo il pensionamento di un medico, spesso è difficile trovare un sostituto, lasciando i pazienti senza un punto di riferimento. Anche la presa in carico dei pazienti dopo le dimissioni ospedaliere risulta insufficiente, e le strutture territoriali come le Case di Comunità non sono ancora pienamente operative in molte zone.
La situazione nei Pronto Soccorso è particolarmente preoccupante: mancano oltre 4.500 medici e circa 10.000 infermieri, aggravando il sovraffollamento e le lunghe attese. Le persone aspettano in media 111 minuti per i codici bianchi e 147 minuti per i codici verdi. Inoltre, circa 3,4 milioni di persone in alcune aree del Paese non riescono a raggiungere un Pronto Soccorso entro 30 minuti.
Le segnalazioni riguardano anche la prevenzione, con difficoltà nell’accesso a vaccinazioni e screening oncologici gratuiti. Le percentuali di copertura vaccinale per l’HPV e l’antinfluenzale sono particolarmente basse, soprattutto tra gli adolescenti e gli anziani. Gli screening oncologici, cruciali per la diagnosi precoce dei tumori, vedono scarsa adesione, specialmente nelle Regioni del Sud.
Secondo Cittadinanzattiva, il sistema sanitario è stato “impoverito” a causa di tagli alle risorse e a una mancata pianificazione. La segretaria generale, Anna Lisa Mandorino, ha sottolineato come le segnalazioni dei cittadini evidenzino un accesso sempre più difficile alle cure, che mette in secondo piano anche altri problemi, come la qualità delle cure e la sicurezza.
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