Mahmood e Mara Sattei non saranno al Capodanno di Roma per protesta contro quella che definiscono “censura” e “privazione della libertà di espressione” nei confronti di Tony Effe, invitato dal Campidoglio a non partecipare all’evento al Circo Massimo per via dei suoi testi sessisti, misogini e violenti. Ora il cartellone della nottata del 31 dicembre è vuoto. Mancano poco più di 10 giorni e l’evento appare a rischio.
La decisione di Mahmood è stata annunciata dal cantante stesso con un post sui social. Queste le sue parole: “Ho aspettato fino all’ultimo poiché speravo di leggere una notizia diversa rispetto all’esclusione di Tony Effe dal Capodanno di Roma. Ritengo sia una forma di censura per cui decido anche io di non partecipare al Capodanno della Capitale. Sono fermamente convinto che qualsiasi forma d’arte possa essere discussa e criticata ma non deve esistere censura”.
Dello stesso avviso Mara Sattei. La cantante di Fiumicino ha infatti scelto a sua volta di abbandonare l’evento del Circo Massimo: “Date le decisioni prese in merito al Capodanno di Roma, anch’io non prenderò parte all’evento. Non trovo corretto impedire a un artista di esibirsi, privandolo della sua libertà di espressione.”
Cosa ha detto il manager di Tony Effe a proposito dell’esclusione
Sull’esclusione di Tony Effe dal concerto di Capodanno da parte del Campidoglio sale intanto polemica. Il rapper ha risposto per bocca del suo manager. Averlo prima invitato e poi escluso dal concerto di Capodanno del Circo Massimo costituisce un “evidente danno di immagine“, scrive la Pegaso Management, per un artista che peraltro avrebbe appreso tutto “solamente dai titoli di giornale”. “E’ innegabile che questa vicenda abbia esposto Tony Effe a una forte pressione mediatica rischiando di comprometterne la carriera”, afferma ancora il manager del cantante aggiungendo un minaccioso “riservandosi ogni altra riflessione”, che potrebbe suggerire persino l’ipotesi delle vie legali.
Per il manager, Tony Effe è “uno degli artisti più rilevanti di questo 2024. Con la sua musica è stato un forte motivo di aggregazione per tanti giovani che abbiamo incontrato nel corso di quest’anno”. Il rapper romano ha appena festeggiato il terzo disco di platino per il suo ultimo singolo e il tormentone ‘Sesso e Samba‘ è settimo nella classifica dell’anno di TikTok, il social più amato dal popolo dei giovanissimi. Il prossimo Festival di Sanremo, in cui concorrerà tra i big, è l’occasione per arrivare al pubblico più trasversale e più vasto d’Italia.
Per Gualtieri non si tratta di censura
La contromossa dell’artista arriva all’indomani delle scuse pubbliche del sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “Non è censura, ma un fatto di opportunità” aveva detto il primo cittadino chiedendogli un passo indietro dopo che in parecchi avevano storto il naso sull’opportunità di far cantare, in una occasione istituzionale come il Capodanno comunale, un rapper discusso come Tony. Il quale, fedele agli stilemi del suo genere, infarcisce i suoi brani di contenuti che tanti additano come sessisti, violenti o misogini.
Anche gli organizzatori del concerto, la Friends&Partners e la Vivo Concerti, hanno protestato per l’esclusione di Tony Effe: “Pur nel rispetto delle decisioni del Comune di Roma, dobbiamo rappresentare il nostro vivo stupore e dispiacere poiché tale decisione è stata presa in assenza di alcuna valida motivazione, dopo il raggiungimento di un accordo fra le parti e addirittura dopo l’annuncio e la conferenza stampa in cui veniva annunciata e pubblicizzata la presenza di Tony all’evento”. Accordo che però, come ricordato dal sindaco Gualtieri, non era stato tradotto in un contratto firmato “e non ci sono penali da pagare”.