Vive senza soldi. Per scelta. Lo strano caso di Marc Boyle

Mark Boyle

Vivere senza neppure un centesimo in tasca e, allo stesso tempo, concedersi ‘lussi’ come un tetto, un telefono cellulare, la luce elettrica e persino un personal computer. Sembra una boutade invece è la trovata, obiettivamente un po’ stravagante, di Marc Boyle, inglese di 31 anni che, dal 2008 ha deciso di dare un taglio netto a sterline, euro e carte di credito. L’idea, però, il ragazzo l’ha presa sul serio, e non solo lui: alla vicenda, già raccontata in un blog e destinata a diventare un libro,  il quotidiano inglese Telegraph dedica un lungo articolo.

La “soluzione Boyle” in un Paese come il nostro dove tanto si parla di crisi della quarta settimana, ha indubbiamente degli aspetti accattivanti. Eppure, nonostante qualche autentico colpo di genio, non proprio tutto torna.

Il progetto è semplice: due anni fa Boyle francescanamente si spoglia di tutti i suoi contanti e si ritira in un caravan alle porte di Bristol decidendo che si può fare a meno di qualsiasi cosa abbia a che fare con il vile denaro: via tutto, dai contratti di luce e gas, fino ai piccoli prodotti per l’igiene personale.

Già vegetariano da tempo, l’inglese attrezza il suo orticello per vivere dei frutti della terra. Quanto alle piccole operazioni di pulizia della persona  per il bucato bastano le prugne secche bollite e lo spazzolino da denti e il  dentifricio sono sostituiti da ossi di seppia. Eppure Boyle riesce a non farsi mancare le più moderne tecnologie: un pannello solare montato sul caravan gli garantisce la luce e l’energia solare gli “accende” il suo pc portatile. Quanto al cellulare Boyle ce l’ha, anche se può solo ricevere. Del resto, avere un cellulare sempre senza credito è una prassi diffusa tra tanti dei nostri adolescenti. E non solo.

La casa – caravan, invece, è un gentile omaggio: a Boyle ha pensato Freecycle, organizzazione inglese di persone che si scambiano oggetti gratuitamente in cui il trentunenne fa il volontario tre volte alla settimana.

Tutto, insomma, sembra funzionare a meraviglia nel mondo gratuito di Boyle. Qualche precisazione è d’obbligo: l’uomo, senza denaro, ha vissuto e a lungo, anche prima di Boyle. Purtroppo aveva l’infausta tendenza a vivere circa la metà di oggi: si ammalava e moriva molto prima. Non solo: il suo modello non è esportabile, per funzionare ha bisogno di una società che usa i soldi. Quei prodotti che il ragazzo scambia, qualcuno deve averli pure prodotti, venduti e comprati.

Infine c’è un dettaglio. Lo racconta lo stesso Boyle al Telegraph che ha intervistato “l’uomo che vive senza denaro”: “Al momento sono single”. Il giovane l0 spiega dicendo che è normale, visto che è squattrinato e viene dal Nord Irlanda dove offrire una cena ad una signora al primo appuntamento è simbolo di virilità. Ci permettiamo, sommessamente, di aggiungere che l’odore di uno che si lava con un distillato di prugne bollite invece che con un volgare bagnoschiuma potrebbe non essere poi il massimo del sex appeal.

Boyle, però, è sicuro: “Grazie al mio libro e al blog alcune donne sembrano iniziare a nutrire qualche interesse nei miei confronti. Certo, non sono un tipo facile: vegetariano e senza un soldo. Ma in tutta la Nazione ci sarà almeno una donna che la vede come me”. Che dire? In bocca al lupo.

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