Mario Adinolfi e la crociata contro il porno: “Vorrei una black list”

Mario Adinolfi e la crociata contro il porno: "Vorrei una black list"
Mario Adinolfi e la crociata contro il porno: “Vorrei una black list”

ROMA – Intervistato dalla Zanzara, Mario Adinolfi se la prende (ancora) col porno, con Rocco Siffredi e anche con il governatore della Toscana che vuole distribuire gratis i preservativi. Una crociata, quella di Adinolfi, contro il povero Siffredi:

“Fosse per me limiterei significativamente il business di Rocco Siffredi con questo piccolo provvedimento. Se governassi l’Italia gli chiederei di cambiare mestiere o di non tornare in Italia. Peraltro ha dichiarato che smetteva proprio col porno. Non voglio che faccia business in Italia. E’ il male”.

Adinolfi poi lancia l’anatema contro il porno:

“Youporn – dice Adinolfi – ha distrutto la vita di tanti giovanissimi. E’ l’umiliazione della donna”.  E ancora: “Il seno di mia moglie che allatta è gioia, è un seno molto bello, quello dei siti porno è tristezza. Il seno di mia moglie che allatta è meglio del preservativo di Enrico Rossi”.

Dunque attacca il provvedimento della regione Toscana di distribuire gratis gli anticoncezionali agli under 26:  “Rossi fa la stessa cosa già fatta dalla Lombardia, anche loro vogliono distribuire gratis i preservativi. Sono follie per distruggere definitivamente la società. Non nascono i bambini e danno gratis gli anticoncezionali”.

“Se uno non vuole fare figli – dice Adinolfi – basta non fare atti sessuali disdicevoli. Stare attenti e farlo solo con la compagna o la moglie quando si decide di fare una famiglia”. “Questa ormai è una politica nazionale – aggiunge Adinolfi – perché lo fanno anche in altre regioni. Dare tutto gratis è ossessione contro la vita. Chi va a comprarsi lo spermicida?”. 

Cosa hai usato tu?: “Da ragazzo due volte il preservativo, poi ho lasciato perdere perché l’ho trovato scomodo e fastidioso, e ho cercato altre strade più serene. Ci sono altri metodi, tra cui quello di uscire prima oppure metodi naturali come quello di Ogino-Knaus”. “I preservativi – aggiunge Adinolfi – evitano la nascita di nuovi bambini. L’Italia ha bisogno di bambini e invece la Toscana sarà invasa da preservativi”.

“Le pillole dei cinque giorni dopo – dice ancora – hanno regalato milioni di euro alle aziende farmaceutiche. La pillola del giorno dopo è un farmaco illegale. Non si può vendere in farmacia perché è abortivo, la legge non lo permette”. “Faremo manifestazioni pesantissime contro Rossi e uno spreco di denaro pubblico”, sostiene Adinolfi. “E’ un provvedimento politico bravissimo, contro la vita e folle”, aggiunge ancora. Poi parla ancora dei siti porno: “Vorrei una black list, entri solo se sei maggiorenne e metti dentro i documenti. Nessuna moglie o marito è contento se il coniuge va sui siti porno”. Mai usato sex toys?: “No, non so nemmeno come sono fatti. A che servono? Cosa si fa, si fa quello che fa l’uomo. E’ un surrogato”.

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