Matrimonio “in crisi”: ci si sposa sempre meno, e sempre più tardi

Calano i matrimoni, colpa della crisi

ROMA – Anche il matrimonio va in crisi. La crisi, infatti, fa diminuire gli stipendi (sia gli stipendi erogati sia il loro ammontare), e così diminuiscono gli italiani che decidono di investire (o di bruciare) un bel mucchietto di soldi in un solo giorno. Pure se si tratta del cosiddetto “giorno più bello”.

Ci si sposa sempre meno, si convive di più. Con il proprio compagno o con i genitori: ben il 50% degli uomini e il 34% delle donne fra i 25 e i 34 anni vive con i genitori.

Per quanto riguarda i matrimoni, nel 2011, dicono i dati dell’Istat, sono diminuiti di 12.870 rispetto al 2010: l’anno scorso sono stati celebrati 204.830 matrimoni, due anni fa 217.700.

Cambia anche l‘età degli sposi: sempre di più dopo i 30 anni, con una media di 34 per gli uomini e di 31 per le donne.

Aumentano, invece, le convivenze, che sono passate da circa mezzo milione nel 2007 a 972.000 nel biennio 2010-2011.

Così anche i bambini nati fuori dal matrimonio sono in aumento: nel 2011 un neonato su 4 ha genitori non sposati.

 

 

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