Matrimonio non è per sempre. In Italia dura 16 anni…

Matrimonio non è per sempre. In Italia dura 16 anni...
Matrimonio non è per sempre. In Italia dura 16 anni…

ROMA – Il matrimonio in Italia non è per sempre. Non almeno secondo le statistiche dell’Istat, che evidenziano come un matrimonio nel Bel Paese duri circa 16 anni. Le nozze sono in calo, spiega poi l’Istat, ma intanto aumentano le unioni di fatto che da 2008 ad oggi sono raddoppiate. Sono infatti 641mila le coppie che scelgono la convivenza in Italia, 10 volte in più che nel 1994. Intanto i matrimoni celebrati nel 2014 sono stati 189765, ben 4300 in meno che nel 2013. E tra il 2009 e il 2013 il calo è stato in media di 10mila matrimoni l’anno.

Insomma il matrimonio passa la crisi del 7° anno, ma al 16° finisce. Nel 2014 le separazioni sono state 89.303 e i divorzi 52.335, le prime in leggero aumento e i secondi in lieve calo rispetto all’anno precedente (rispettivamente +0,5% e -0,6%). L’età media alla separazione è di 47 anni per i mariti e 44 per le mogli; in caso di divorzio raggiunge, rispettivamente, 48 e 45 anni. Questi valori sono aumentati negli anni soprattutto per effetto della posticipazione delle nozze a età più mature. In crescita le separazioni con almeno uno sposo ultrasessantenne (7,5% nel 2014). Il 76,2% delle separazioni e il 65,4% dei divorzi hanno riguardato coppie con figli. Nell’89,4% delle separazioni di coppie con figli i genitori hanno scelto l’affido condiviso.

Nel complesso, dal 2008 al 2014 le nozze sono diminuite di circa 57.000 unità. La contrazione riguarda soprattutto le prime unioni matrimoniali tra sposi di cittadinanza italiana: 142.754 nel 2014, oltre 40.000 in meno negli ultimi cinque anni (il 76% del calo complessivo). Questo avviene anche perché, osserva l’Istat, “i giovani italiani sono sempre meno numerosi per effetto della prolungata diminuzione delle nascite”.

I giovani insomma preferiscono la convivenza alle nozze. Nel 2014 sono stati celebrati 421 primi matrimoni per 1.000 uomini e 463 per 1.000 donne, valori inferiori rispettivamente del 18,7% e del 20,2% sul 2008. Il calo arriva al 25% per la primo-nuzialità sotto i 35 anni. Al primo matrimonio si arriva sempre più “maturi”. Nel 2014 gli sposi hanno in media 34 anni e le spose 31 (entrambi un anno in più rispetto al 2008). Le seconde nozze, o successive, sono 30.638 nel 2014. Anche se in lieve flessione in valore assoluto, prosegue l’aumento della loro incidenza sul totale dei matrimoni, dal 13,8% del 2008 al 16,1% del 2014.

Il 43% dei matrimoni poi è stato celebrato con rito civile e al nord e al centro Italia il rito civile supera quello religioso rispettivamente con il 55% e il 51% di quelli celebrati. Questa scelta si va affermando anche nel caso dei primi matrimoni di coppie italiane (dal 20% nel 2008 al 28,1% nel 2014). L’Istat spiega che la diminuzione dei matrimoni è dovuta in parte ad un “effetto struttura”, cioè al cambiamento nella composizione della popolazione per età:

“La prolungata diminuzione delle nascite, che dalla metà degli anni ’70 e per oltre 30 anni ha interessato il nostro Paese, ha infatti determinato una netta riduzione della popolazione nella fascia di età in cui le prime unioni sono di gran lunga più frequenti, quella tra 16 e 34 anni. Nel 2014 i giovani di cittadinanza italiana 16-34enni sono poco meno di 11 milioni, oltre 1 milione e 300mila in meno rispetto al 2008”.

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