È l’ora della maturità per 526 mila studenti. Il via all’esame mercoledì 19 giugno alle 8.30 col il tema di italiano deciso dal Ministero della Istruzione e del Merito. “Notte di lacrime e preghiere”, per dirla con Venditti. La prova dura sei ore e propone sette tracce suddivise in tre tipologie: due analisti del testo, tre tracce di testo argomentativo e due temi di attualità. Giovedì altro scritto.
Per lo scritto di italiano ci sono diverse ipotesi: Matteotti, Oppenhaimer e il cambiamento climatico. Senza dimenticare le nuove frontiere aperte alla intelligenza artificiale che potrebbe stuzzicare la fantasia dei commissari ministeriali. Tra gli autori più gettonati ci sono: Luigi Pirandello, Gabriele D’Annunzio, Alessandro Manzoni e Giuseppe Ungaretti. Tra le ricorrenze storiche spicca la prima guerra mondiale ma si fa strada anche lo Sbarco in Normandia. Molta attenzione è riservata a tre anniversari: l’assassinio di Giacomo Matteotti (10 giugno 1924), la nascita 150 anni fa di Guglielmo Marconi e quella di 120 anni fa di Robert Oppenheimer, lo scienziato statunitense che ha inventato la bomba atomica. Sullo scienziato è stato fatto un film che tratta alla pari scienza e etica, e questo indizio potrebbe influenzare la scelta degli studenti.
È il caso di ricordare che Oppenheimer dopo aver creato e guidato per 3 anni la città laboratorio di Los Alamos dove è stata fisicamente creata la bomba, in piena Guerra Fredda, ha osato mettere in dubbio la strategia americana della corsa agli armamenti e in modo particolare alla bomba a idrogeno. Tanto è bastato perché i suoi scrupoli morali, le sue posizioni politiche, il suo impegno a sostegno dei negoziati di controllo della proliferazione delle armi nucleari, nell’America Maccartista, lo facessero precipitare dalle stelle alle stalle. Da eroe della nazione all’isolamento.
Si stimano tra il 10 e il 15% i docenti, in pensione da non più di 3 anni, che faranno parte delle commissioni per gli esami di maturità. Il dato è stato diffuso domenica dalla associazione nazionale presidi che ha considerato la circostanza “un fatto assolutamente fisiologico e normale”. A ciò vanno aggiunte le rassicurazioni del Ministero: “Le defezioni dei commissari sono in calo. Per il ruolo di presidente, le sostituzioni disposte in questi giorni sono state 425, che rappresentano il 3,6% del totale dei nominati”.
Antonello Giannelli ha parlato chiaro a Sky Tg24: “Perché perdere tutto questo tempo e spendere anche molti soldi, ci si chiede? Io penso che sia importante per gli studenti perché è un momento fondamentale della loro vita: qualcuno parla di rito di iniziazione. Dunque credo che si debba tenere. Dal punto di vista pratico, invece, lo ritengo poco utile”.
Infine una raccomandazione per gli studenti: attenti a non barare, cioè a non copiare e a non nascondere bigliettini perché si rischia l’esclusione. Inoltre giova ricordare che è vietato utilizzare smartphone e computer.
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