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Maturità, Platone al Classico: testo e traduzione della traccia

redazione cronaca |20 Giugno 2024 9:52

maturità, foto ANSA

Maturità 2024, quest’anno, gli studenti del Liceo Classico si sono confrontati con un brano di Platone tratto da “Minosse o della legge”. La scelta di Platone non sorprende del tutto, considerando la sua importanza nel panorama filosofico e letterario greco. Tuttavia, Platone non era stato selezionato per la seconda prova della Maturità dal 2010, rendendo la sua apparizione una sfida inaspettata ma interessante per i maturandi del Classico.

Il testo della traccia alla seconda prova per il liceo classico

Ecco, di seguito, il testo della versione di Platone scelta dal MIM come traccia della seconda prova scritta alla Maturità 2024 al liceo Classico:

“Ἔστιν οὖν τοῦτο Ὁμήρου ἐγκώμιον εἰς Μίνων διὰ βραχέων εἰρημένον, οἷον οὐδ ̓ εἰς ἕνα τῶν ἡρώων ἐποίησεν Ὅμηρος. Ὅτι μὲν γὰρ ὁ Ζεὺς σοφιστής ἐστιν καὶ ἡ τέχνη αὕτη παγκάλη ἐστί, πολλαχοῦ καὶ ἄλλοθι δηλοῖ, ἀτὰρ καὶ ἐνταῦθα. Λέγει γὰρ τὸν Μίνων συγγίγνεσθαι ἐνάτῳ ἔτει τῷ Διὶ ἐν λόγοις καὶ φοιτᾶν παιδευθησόμενον ὡς ὑπὸ σοφιστοῦ ὄντος τοῦ Διός. Ὅτι οὖν τοῦτο τὸ γέρας οὐκ ἔστιν ὅτῳ ἀπένειμεν Ὅμηρος τῶν ἡρώων, ὑπὸ Διὸς πεπαιδεύσθαι, ἄλλῳ ἢ Μίνῳ, τοῦτ’ ἔστιν ἔπαινος θαυμαστός. Καὶ Ὀδυσσείας ἐν Νεκυίᾳ δικάζοντα χρυσοῦν σκήπτρον ἔχοντα πεποίηκε τὸν Μίνων, οὐ τὸν Ραδάμανθυν· Ραδάμανθυν δὲ οὔτ ̓ ἐνταῦθα δικάζοντα πεποίηκεν οὔτε συγγιγνόμενον τῷ Διὶ οὐδαμοῦ. Διὰ ταῦτά φημ ̓ ἐγὼ Μίνων ἁπάντων μάλιστα ὑπὸ Ὁμήρου ἐγκεκωμιάσθαι. Τὸ γὰρ Διὸς ὄντα παῖδα μόνον ὑπὸ Διὸς πεπαιδεῦσθαι οὐκ ἔχει ὑπερβολὴν ἐπαίνου”.

La traduzione della versione di Platone è la seguente:

“Questo è dunque un elogio di Omero per Minosse, espresso in poche parole, come Omero non ha fatto per nessuno degli eroi. Infatti, che Zeus sia un sapiente e che quest’arte sia la più bella, lo dimostra in molti luoghi e anche qui. Dice infatti che Minosse si intrattiene ogni nove anni con Zeus nei discorsi e che va a ricevere istruzione come da un maestro, che è Zeus. Poiché questo onore, di essere istruito da Zeus, Omero non l’ha conferito a nessun altro eroe se non a Minosse, ciò è un elogio straordinario. E nell’Odissea, nell’episodio della Nekyia, Omero ha rappresentato Minosse che giudica tenendo uno scettro d’oro, non Radamanto; e Radamanto non l’ha rappresentato né qui come giudice né da nessuna parte come compagno di Zeus. Per questi motivi io sostengo che Minosse è stato lodato più di tutti da Omero. Infatti, essere l’unico figlio di Zeus ad essere istruito da Zeus non ammette paragone in lode”.

 

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