Minori contesi, Farnesina: "Fenomeno in aumento"

ROMA, 21 GIU – E' aumentato, in modo costante negli ultimi 12 ani, il fenomeno dei figli minori contesi all'interno di coppie miste, dove cioe' un genitore e' italiano e l'altro e' straniero. Se infatti nel 1998 al Ministero degli esteri erano stati segnalati solo 89 casi, nel 2010 i casi sono stati 242. Lo ha reso noto oggi Marilina Armellin, della Direzione generale per gli italiani all'estero della Farnesina, nell'ambito della presentazione del Rapporto Migrantes sugli italiani nel mondo.

La maggioranza di questi casi (56%) riguardavano coppie dove il coniuge straniero era di un altro Paese europeo e non, come si potrebbe pensare, nordafricano o comunque extraeuropeo: "i figli non vengono contesi solo laddove ci sono tra i coniugi che si separano forti differenze religiose, culturali o etniche – ha spiegato Armellin – conoscono anche casi che riguardano coppie di italiani che vivono all'estero". La contesa, con la sua conseguenza piu' drammatica che e' la sottrazione del figlio minore, "avviene soprattutto ad opera del genitore che si era trasferito all'estero e che torna nel suo Paese quando il progetto familiare va a rotoli" ha detto.

Ma se la disgregazione della coppia mista, la relativa contesa dei figli e l'eventuale sottrazione "non e' necessariamente legata al fatto che i genitori provengono da Paesi diversi", le differenze giuridiche amplificano le dinamiche della contesa. "Il Ministero degli esteri e' impegnato nella prevenzione di questi fenomeni – ha detto Armellin – e ha pubblicato anche una guida per i genitori, un opuscolo che offre gli strumenti per contrastarli concretamente, facendo anche riferimento alle normative in materia come il regolamento comunitario che stabilisce regole tra i Paesi Ue per contrastare la sottrazione dei minori".

"La nostra sfida – ha concluso – e' che non ci sia un rapporto ineluttabile tra mobilita' internazionale e sottrazione internazionale dei minori e che comunque, in caso di crisi, la coppia sappia tenere in considerazione prima di tutto l'interesse del figlio".

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